Mago De Salazar, l’uomo eletto due volte: con Alemanno e contro e a sua insaputa

di Alessandro Camilli
Pubblicato il 4 Giugno 2013 - 14:07 OLTRE 6 MESI FA

francesco_de_salazarROMA – “Venghino siori, venghino a vedere il grande mago De Salazar. L’unico uomo al mondo capace di trovarsi in due posti contemporaneamente”. Il nome, De Salazar Francesco, si presta. L’umorismo meno. I due posti in cui l’abile De Salazar riesce a trovarsi sono infatti due liste elettorali, diverse e avversarie, e le due poltrone che ha, incredibilmente, conquistate. Impresa appena realizzata a Roma, nelle ultime elezioni amministrative.

E’ la storia di Francesco De Salazar, neo consigliere municipale uno e bino, eletto contemporaneamente nel II municipio capitolino (Parioli-Nomentano), e nel XII (Monteverde-Portuense). L’abilità di De Salazar non sta però nell’essersi candidato nello stesso tempo in due municipi differenti della stessa città, in fondo quante se ne sentono di sindaci che si candidano alle politiche e di poltrone doppie in genere. Ma De Salazar, il mago, è andato oltre, ha fatto di più. Ai Parioli, culla della destra Romana e quartiere “bene” della  capitale, si è candidato con Fratelli d’Italia, quello del trio Meloni-La Russa-Crosetto, appoggiando il sindaco uscente Gianni Alemanno. A Monteverde invece, zona meno destrorsa della capitale, ma sempre quartiere “bene”, questa volta sul fronte meridionale della città eterna, è sceso in campo nella lista che appoggiava il candidato sindaco Alfio Marchini. Non si è quindi “solo” candidato due volte De Salazar, ma si è candidato persino contro se stesso. In un certo senso non poteva perdere.

Intervistato da Francesco Di Frischia sulla cronaca romana del Corriere della Sera, l’interessato, il bieletto e l’uomo che sintetizza in sé il bipolarismo, ha sdrammatizzato: “È stata una leggerezza. Prima ho avuto contatti con la lista di Marchini, poi molti cittadini del II Municipio mi hanno chiesto di candidarmi con Fratelli d’Italia… Ho fatto la campagna solo lì, e solo lì siederò. Ho scoperto della doppia candidatura quand’era troppo tardi. Io ho sbagliato, ma c’è un vuoto normativo evidente…”.

Ha scoperto della doppia candidatura quand’era troppo tardi? Eppure per candidarsi ed essere candidati bisogna dare la propria disponibilità, firmare uno straccio di foglio d’accettazione, dare magari persino una fotocopia della patente. Ma De Salazar no, lui è stato candidato a sua insaputa. Così, finalmente, dopo quelli a cui acquistano casa a loro insaputa e quelli a cui ristrutturano casa a loro insaputa, le fila “dell’insaputismo” si allargano e sfondano una nuova frontiera.

De Salazar è poi titolare di un altro merito: la doppia elezione. Dopo la bicandidatura è riuscito infatti il nostro aspirante consigliere municipale a farsi eleggere in entrambi i municipi. Troppo bravo in un certo senso. Se infatti non fosse stato bieletto la sua storia non sarebbe mai venuta fuori. Bravura o sfortuna che sia De Salazar, il nome Francesco De Salazar è stato scritto sulle schede rosa del comune di Roma ai Parioli come a Monteverde, al Portuense come al Nomentano. Per la serie un nome che vuol dire fiducia, specie se è stato indicato anche laddove non è stata fatta campagna elettorale.

Il prossimo fine settimana a Roma si tornerà alle urne, chi tra Ignazio Marino e Gianni Alemanno sceglierà di votare De Salazar è affar suo, anche se sarà per lui una scelta complessa dal punto di vista della coerenza. Alemanno è infatti il suo candidato sindaco a Roma Nord, mentre Marchini, quello che era il suo candidato sindaco a Roma Sud, ha detto di preferire la “discontinuità”, cioè Marino.

Un curriculum di tutto rispetto quello di De Salazar (che a 33 anni è riuscito a cambiare già quattro partiti: An, La Destra, e adesso, contemporaneamente, Fratelli d’Italia e lista Marchini) e che promette faville nel corso del suo mandato: potrà essere lui il primo uomo a fare opposizione a se stesso. Ai Parioli o a Monteverde decida lui.