Sondaggio Renzi: falso, arrogante e…fa 36%. Coraggioso, sincero e…fa 60%

di Alessandro Camilli
Pubblicato il 5 Marzo 2014 - 12:49 OLTRE 6 MESI FA

La donna ha confessato di aver ricorso al nastro adesivo dopo che in 20 non seguivano la lezione e continuavano a chiacchierare e ridere nonostante i suoi rimproveriROMA – Falso, arrogante, antipatico, inesperto…somma questi e altri giudizi e fa 36% di italiani che bocciano Matteo Renzi. Coraggioso, giovane, sincero, intelligente…somma e altri giudizi e fa 60 per cento di italiani che promuovono Matteo Renzi. In tutti i casi, giudizi “di pelle”, basati sulla coppia antipatico-simpatico. Di più da giudicare finora non c’è.

 E’ falso, è solo immagine, è inesperto e non propone niente di nuovo. Sono queste le ragioni per cui il premier Matteo Renzi non piace ad un italiano su tre. E’ giovane, ha le idee chiare, è coraggioso e determinato. Queste invece le ragioni per cui lo stesso premier piace ai restanti due italiani su tre. Pochissimi, appena il 4%, gli italiani senza opinione. E’ la fotografia che emerge da un sondaggio commissionato da La Stampa e realizzato dall’Istituto Piepoli. Curiosità da segnalare: la furbizia. “E’ furbo” è infatti la quarta ragione per cui l’ex rottamatore non piace, indicata dal 4% degli intervistati, e l’ottava per cui invece piace, scelta dal 3%. “Furbo” è dunque una categoria doppia: vizio per alcuni, virtù per altri.

Al 60% degli italiani il neopremier piace, piace anche dopo i primi giorni e i primi problemi. Piace dopo la brutta vicenda sottosegretari e dopo, anzi nel pieno della questione legge elettorale. Non piace invece al 36% degli italiani. Non gli piace nonostante l’approdo in Aula dell’Italicum né dopo l’apprezzamento della Borsa per il suo approdo a palazzo Chigi. E questo è un dato, per quanto i dati dei sondaggi possano essere considerati stabili e duraturi e non invece mutevoli ed effimeri.

Ma perché quello che da ieri è l’ex sindaco di Firenze piace o non piace agli italiani? Secondo gli intervistati, partendo dalle ragioni per cui il premier piace solo per una questione di attenzione matematica, tra le qualità di Renzi spicca il dato anagrafico: “è giovane” è la virtù segnalata infatti da ben il 14% di quelli che apprezzano il neopremier. Tra le qualità seguono il coraggio e la determinazione (8%), e poi l’arte oratoria che al segretario Pd viene attribuita e l’avere le idee chiare (6%). Scendendo ancora, indicate dal 5% dei favorevoli a Renzi, compaiono quindi l’essere schietto e sincero, il credere molto in se stesso e l’essersi formato nella politica locale. Un gradino sotto, al 3%, la furbizia. Categoria inserita in questo caso tra le qualità del premier ma che compare anche tra quelli che i detrattori di Renzi considerano i suoi punti deboli. E poi, rimanendo tra le qualità attribuite al presidente del Consiglio, l’intelligenza (3%), la simpatia (2%) e l’avere il sostegno degli italiani (1%).

Tra le ragioni per cui al contrario Renzi dispiace ad un italiano su tre, e anzi anche a qualcuno di più, in testa spicca la falsità. Difetto da cui il premier è affetto secondo il 5% di chi non è da lui convinto. E poi, al 4%, l’essere solo immagine e niente contenuti, il parlare solo per slogan e, appunto, la già citata furbizia che qui appare come elemento negativo. Scendendo, al 3%, è la volta di arroganza e saccenza, il non proporre nulla di nuovo, la tendenza a scendere a compromessi e l’inesperienza. Al 2%, tra i difetti, la debolezza della maggioranza politica che sostiene l’attuale governo. Ed infine, all’1%, l’antipatia e il non essere democratico.

Sin qui le regioni per cui Renzi piace o non piace secondo il sondaggio effettuato dall’istituto Piepoli. Analizzando però i risultati salta agli occhi che, in buona parte, le ragioni per cui il premier piace sono le stesse per cui non piace. Furbizia a parte infatti, l’inesperienza, giudicata come disvalore, è parente prossima della giovinezza, ragione prima per cui l’ex sindaco convince. Così come il credere molto in se stessi, qualità per chi sposa la politica del neopremier, diventa arroganza e saccenza per chi invece non lo vorrebbe a palazzo Chigi.

Le ragioni del pro e contro divergono invece quando, dall’aspetto personale, dall’antipatico o simpatico che sia, si passa all’analisi politica. “Non propone nulla di nuovo” per i suoi detrattori, mentre “ha le idee chiare” per chi lo sostiene.

In altre parole, quello che emerge dal sondaggio, è che il premier Renzi piace soprattutto in base alla simpatia o antipatia che suscita e, paradossalmente ma almeno in parte comprensibilmente visto il poco tempo che hanno avuto gli italiani per studiarlo, poco conta quello che ha fatto, per ora nulla, e che ha promesso, per ora molto, da quando è alla guida del Paese.