Lo stupido e i suoi soldi si separano presto. Madoff, Lande, Deiulemar..

Pubblicato il 16 Marzo 2012 - 15:48 OLTRE 6 MESI FA

Una nave della flotta Deiulemar

TORRE DEL GRECO – “A fool and his money are soon parted”, tradotto: uno stupido ed i suoi soldi si separano presto. Modo di dire inglese, certamente cinico, ma altrettanto certamente vero. E a certificare la triste veridicità del detto, la nuova storia di denaro mal investito, o con troppa leggerezza investito, che la trasmissione Piazza Pulita di La7 ha raccontato nella sua ultima puntata: quella della società di navigazione Deiulemar e delle sue obbligazioni. Titoli di credito venduti a pioggia a praticamente tutta Torre del Greco, città sede della compagnia, e comprati perché la Deiulemar, a quanto raccontano gli investitori, accettava anche soldi di dubbia provenienza, anche quelli cioè guadagnati in nero dai pescatori torresi per esempio, cosa che le banche non fanno. Ma, dovrebbe insegnare l’esperienza, dietro promesse di guadagni facili o condizioni estremamente vantaggiose, il più delle volte si nasconde una fregatura. E ora i nodi stanno venendo al pettine.

Comunicazione importante per gli obbligazionisti DEIULEMAR

Deiulemar Compagnia di Navigazione Spa a socio unico con sede legale in Torre del Greco (NA), via Tironi n. 3

Come reso noto in precedenti comunicati, la società Deiulemar Compagnia di Navigazione Spa ha avviato una procedura di ricognizione dei portatori di certificati di tipo obbligazionario nominalmente intestati alla società, al cui esito sarà possibile conoscere la reale complessiva situazione dei certificati in circolazione.

Per consentire alla società di accelerare quanto più possibile la suddetta procedura di ricognizione, nell’interesse dei portatori dei certificati stessi, si invita chiunque si trovi in possesso di un documento avente la veste di certificato obbligazionario nominalmente intestato alla Società Deiulemar Compagnia di Navigazione Spa a contattare i numeri telefonici sottoindicati, entro dieci giorni dal presente comunicato. Gli operatori forniranno tutte le informazioni necessarie per fissare un appuntamento con il soggetto portatore o con un suo incaricato presso l’hotel Poseidon in Torre del Greco (NA), Piazzale Stazione. Gli operatori forniranno indicazioni anche relativamente alla documentazione da presentare e/o da sottoscrivere presso l’hotel Poseidon, con riferimento alla quale si coglie l’occasione per precisare che la scheda che dovrà essere sottoscritta al momento di esibizione dei certificati presso l’hotel Poseidon è necessaria ai fini del rispetto della normativa privacy e non implica alcuna accettazione da parte del sottoscrittore rispetto a qualsiasi ipotesi di ristoro dei crediti riconosciuti tali.

Dal 28 febbraio sul sito della compagnia è apparso questo avviso, andato a sommarsi alle voci di insolvenza cominciate a circolare già a gennaio e al mancato pagamento degli interessi e alla chiusura degli uffici della compagnia. Tra gli obbligazionisti, ovviamente, è scoppiato il panico.

Ma cos’è la Deiulemar? E quanti sono soprattutto i risparmiatori che le hanno affidato i loro soldi? La Deiulemar, acronimo che racchiude le iniziali dei soci fondatori, è una compagnia di navigazione, diventata la quarta società armatoriale d’Europa per trasporto di merci solide e liquide: 20 navi di proprietà, 40 a nolo, un patrimonio immobiliare immenso. Fondata quasi mezzo secolo fa da tre armatori torresi: Giovanni Della Gatta, Michele Iuliano e Giuseppe Lembo (De-Iu-Le). Ora la società è guidata dalla seconda generazione di armatori e, da un po’ tempo, ho mostrato un debole per la finanza. Quella allegra. I risparmiatori che ora che l’azienda è in crisi tremano non sono molti in termini assoluti, ma sono la quasi totalità di cittadini di Torre del Greco, città che sta vivendo un vero e proprio dramma.

Come emerge dall’inchiesta di Francesca Mannocchi su La7, a fronte di emissioni regolari di obbligazioni per 41 milioni di euro, vi sarebbe uno stock enorme di bond “irregolari”, proprio quei bond che con la loro irregolarità hanno fatto gola a molti torresi convincendoli ad investire. La cifra che circola è impressionante proprio perché riguarderebbe un’area ristretta, cioè Torre del Greco: 600-700 milioni di presunte obbligazioni irregolari. Al censimento degli obbligazionisti si sono presentati in 7mila su 13mila stimati. Su chi siano gli altri non ci sono certezze, ma il dubbio che anche la camorra possa entrarci è lecito.

Dopo i bond argentini e Parmalat, dopo il Madoff originale e quello dei Parioli un’altra storia che certifica la veridicità del detto inglese “a fool and his money are soon parted”. Dai detti inglesi a quelli nostrani, si potrebbe continuare con “la mamma dei cretini è sempre incinta”. Non se ne abbiano i cittadini torresi, ora sono loro quelli nella parte dei “fregati”, ma come la cronaca insegna può capitare a tutti, e capita anche più spesso di quanto non si pensi.

Post scriptum: cinico è pensare e dire che lo sciocco e i suoi soldi si separano presto perché “cinico” non vuol dire attitudine e capacità di trasformare in gol tutte le azioni di attacco di una squadra di calcio. Cinico è colui che di fronte alle possibili evoluzioni, implicazioni, conseguenze e spiegazioni di una serie di eventi sceglie la meno consolatoria e a questa ipotesi interpretativa adegua il suo comportamento. Così, tanto per la precisione, e non ditelo ai cronisti sportivi.