Stupri dal santone: fidanzato e mamma di lui d’accordo, la accompagnavano

di Alessandro Camilli
Pubblicato il 15 Marzo 2017 - 14:04 OLTRE 6 MESI FA
Stupri del santone

Stupri del santone a Torino (foto Ansa)

TORINO –Stupri del santone per “guarire” la ragazza dalla “negatività”, la mamma e il fidanzato erano d’accordo, l’accompagnavano alle “sedute di cura”. Se la trama di un film raccontasse di una giovane 17enne che viene accompagnata dal fidanzato poco più grande e dalla madre di lui a sedute di violenza di gruppo, la troveremmo probabilmente poco credibile. Poco credibile perché riteniamo che anche le peggiori azioni che possiamo commettere come essere umani abbiano un limite. Ma puntualmente ci sbagliamo. E quello che in un film ci sembrerebbe improbabile accadeva a Torino. Poche settimane fa.

Per raccontare quali abissi noi umani possiamo raggiungere, ripercorriamo la storia di Angela (il nome è ovviamente di fantasia) soffermandoci su alcuni particolari che sembrano essere rimasti in secondo piano nel mainstream della cronaca. Angela è la citata ragazza di 17 anni che come molte sue coetanee ha un fidanzato un paio d’anni più grande di lei. E come tutte le adolescenti di lui si fida. Ecco, lui le racconta e la convince che ha un problema: “Sei vittima di forti negatività. Sei in pericolo di vita, per colpa dell’ostilità dei tuoi familiari. Dentro di te c’è il demonio. Così dicono le carte. Loro non mentono”. Angela è figlia di genitori separati e non ha un buon rapporto con la madre, nulla di che, ma magari quel che basta per instillare un dubbio.

Alle parole del fidanzatino si aggiungono poi quelle della madre di lui, la ‘suocera in pectore’ per quanto questo si possa dire di una relazione poco più che adolescenziale, ma certamente una persona ‘autorevole’ agli occhi di Angela. E la convincono. La convincono che deve essere curata e la portano da un professore. Un uomo che racconta di conoscere il modo di guarirla in quanto “maestro dell’occulto”, di pratiche esoteriche e di magia nera.

Lui, il professore-santone, è Paolo Meraglia, 69 anni. La ‘cura’ che viene stabilita per Angela sono sedute di purificazione in cui la ‘vestale’ viene drogata o comunque stordita in qualche modo e la purificazione avviene attraverso lo stupro da parte del ‘santone’. I riti, nel dubbio, vengono filmati: casomai alle vestali venisse in mente di far questioni, con le immagini pronte a finire, dopo che nell’occulto, anche su internet. Ora il santone, il sacerdote del tempio che risponde al nome i Biagino Viotti, classe ’43, che non avrebbe mai partecipato attivamente alle sedute ma che offriva la sua mansarda per le cerimonie, e il fortunatamente per Angela ex-fidanzato sono in carcere. Fin qui la cronaca. Non la prima e probabilmente non l’ultima storia di sette dedite alla violenza sessuale. Quello che però è peculiare a questa vicenda e che è passato sullo sfondo, sono il ruolo e le figure di fidanzato e mamma di questo. Il primo, l’apostolo come viene definito, il che la dice lunga, convince prima la mamma e poi la fidanzata della bontà e della necessità di queste cure.

Partecipa ai riti e tiene quindi in stato di soggezione psicologica e ricatto madre e fidanzata. Il tutto ad uso e vantaggio di un discutibile 69enne. Difficile immaginare una condotta etica più abietta. Oppure, è vittima lui stesso. Vittima caduto in vortice così per lui inestricabile da aver coinvolto madre e ragazza, tutti manipolati da un professore-ex cantante neo melodico privo di qualsiasi scrupolo. Angela ha 17 anni, è minorenne. Comunque la si giri, e come che siano distribuite le responsabilità ci penserà la magistratura a stabilirlo, la storia di Angela è uno spaccato del peggio che noi umani possiamo dare. Superstizione, creduloneria, fanatismo…menti, oltre che corpi, stuprate in gruppo e ripetutamente.