Trump non si sa, referendum neanche. Borse vendono, spread si gonfia

di Alessandro Camilli
Pubblicato il 2 Novembre 2016 - 13:34 OLTRE 6 MESI FA
Trump non si sa, referendum neanche. Borse vendono, spread si gonfia

Trump non si sa, referendum neanche. Borse vendono, spread si gonfia

ROMA – Trump, Hillary? Chi presidente degli Usa, chi alla Casa Bianca tra sei giorni? Non si sa, nessuno lo sa. Sondaggi dicono che può essere tutto e può essere niente. Analisti annaspano, osservatori mettono in colonna banalità. E’ un gran non si sa la cifra di queste elezioni americane. Che si fa ancora più grande, diventa gigantesco se si somma al non si sa cosa farebbe Trump se fosse presidente e che effetto farebbe al mondo Trump presidente. Non si sa.

Su scala minore, ma non certo solo italiana, un gran non si sa avvolge il referendum italiano. Si vota, non si vota il 4 dicembre? Al di là della recita da propaganda sulle ragioni o orrori di un rinvio della data causa terremoto, esiste una concreta possibilità di slittamento del voto? Non si sa (anche se scommettiamo che non slitterà e si voterà il 4 dicembre). E perché gira questa del rinvio, perché davvero nelle zone del sisma non si possono organizzare le elezioni oppure perché il fronte del Sì ha non solo paura ma ora anche la certezza (da sondaggi) di perdere? Non si sa. Oppure sono quelli del No che fanno ammuina perché tanto sicuri di vincere non solo e intravedono una rimonta di popolarità di Renzi proprio grazie alle misure e alle necessità nazionali indotte dal terremoto? Non si sa? Oppure è solo isteria da Montecitorio più giornalisti politici? Non si sa.

E che succede davvero se vince il No? Non si sa. Davvero Renzi resta o si dimette? Elezioni nel 2017? Non si sa. Con quale legge elettorale? Non si sa. E se vince il No cosa ne è del governo, della sua legge di Bilancio? Non si sa. E come reagisce l’Unione Europea alla vittoria del No? Non si sa. E se vince il Sì? non si sa. E se vince il No è la prima pedina del grande domino referendum italiano, elezioni olandesi, presidenziali francesi, elezioni tedesche che spezzerà le reni all’Unione europea (magari con Trump alla Casa Bianca indifferente e contento?). Non si sa.

Ora dite tutto a chi investe, a chi risparmia, a chi specula…Dite tutto all’imprenditore, a chi investe soldi in impresa o a chi risparmia in piccolo e in grande o anche a chi lavora e vive a cavar denaro dal denaro, ma non dite a nessuna di queste tra loro diverse categorie sociali il “non si sa”. Più è grande il non si sa, più l’investitore, l’imprenditore, il risparmiatore e anche lo speculatore si preoccupano, prendono paura e quindi producono il fatto, la realtà di un’ansia economica che è già promessa e realtà di perdita di ricchezza.

Il gran non si sa è il motivo per cui in Borsa si vende. Il gran non si sa è la ragione dello spread che si gonfia. Non si sa se Trump o Hillary, se No o Sì, se Renzi o non Renzi, se Europa o non Europa. Chi ha qualche o un po’ o tanto soldi traduce: non si sa del futuro dei soldi, quindi investo, risparmio e presto di meno. Magari speculo un po’, ma forse no, neanche quello. Troppo grande è il non si sa.