Sofiya Melnyk, un gelato e lo scontrino sbagliato: gli indizi portano a Pascal Daniel Albanese

di Antonio Buttazzo
Pubblicato il 28 Dicembre 2017 - 12:02| Aggiornato il 2 Ottobre 2018 OLTRE 6 MESI FA
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Sofiya Melnyk, un gelato e lo scontrino sbagliato: gli indizi portano a Pascal Daniel Albanese

ROMA – Sofiya Melnyk, un gelato e lo scontrino sbagliato: gli indizi portano a Pascal Daniel Albanese. Un gelato e uno scontrino del bar, insieme all’auto filmata in direzione del luogo del delitto: le indagini sull’omicidio di Sofiya Melnik, la 43enne ucraina di Cornuda ritrovata cadavere in fondo a un dirupo all’altezza del 3/o tornante della strada che conduce sul Monte Grappa, sono a un punto di svolta.

Un gelato, quello scontrino sbagliato. La vita sentimentale della donna era occupata da tre uomini, l’unico indiziato è Pascal Daniel Albanese, di Onigo di Pederobba, poi morto suicida il 26 novembre: quando il 17 novembre – Sofiya era sparita nel nulla da pochi giorni – parla con gli inquirenti accenna alla decisione di prendere un gelato insieme alla donna.

E’ risultato da uno scontrino che Pascal avrebbe mentito sul bar dove effettivamente è stato consumato il gelato: un altro posto, proprio Onido dove abita, e non Cornuda come aveva dichiarato. Inoltre, una telecamera ha filmato l’auto di Sofiya in direzione del Grappa.

Poche ore dopo la bella 43enne, secondo gli investigatori, è già morta. Alle 20.19 dal suo cellulare parte un messaggio. È per l’amato medico, al quale disdice l’appuntamento a cena per la sera stessa: «Devo vedere un’amica che è in crisi. Bacioni». A scriverlo non sarebbe stata lei. «Non avrebbe mai usato quel termine: bacioni» spiegano le amiche agli investigatori… (Alberto Beltrame, Il Gazzettino)