Coronavirus e Papa Francesco: per gli ultrà cattolici, se chiede prudenza è la voce del Maligno!

di Antonio Del Giudice
Pubblicato il 29 Aprile 2020 - 12:43 OLTRE 6 MESI FA
Coronavirus e Papa Francesco: per gli ultrà cattolici, se chiede prudenza è perché sente la voce del Maligno!

Coronavirus e Papa Francesco: per gli ultrà cattolici, se chiede prudenza è la voce del Maligno! (Foto Ansa)

ROMA – Coronavirus. Non vorrei abusare dell’ipotesi che il Virus dia più al cervello che ai polmoni. Ma il sospetto prende consistenza.

La storia delle chiese aperte o chiuse alle funzioni mi sembra una trovata facile per fare casino.

Il problema non riguarda solo i cattolici, ovviamente. Ma al momento sono loro i più vociferi.

Fatti salvi i pochi cattolici che frequentano i sacramenti, i grandi alfieri della religione negata sono i comizianti con rosario e da eterno riposo televisivo.

Non stanno nei panni, quando possono dire e scrivere di vescovi a testa bassa contro Conte. Come se fosse possibile prendersela con il Cireneo.

E se Papa invita alla prudenza? Be’, si conferma che Francesco parla con la voce del Maligno che ormai spadroneggia in Vaticano.

La questione è assai delicata e, come la mela di Manzoni, non può essere tagliata perfettamente a metà. Le questioni complesse non sono mele.

Eppure vedo dappertutto un dibattito surreale, del tutto slegato dalla realtà.

Il Coronavirus riguarda noi umani, e non ce lo può togliere il Padreterno con un miracolo.

Non fa miracoli, se le faccende possono essere risolte su questa terra. Dio non ha tempo da perdere.

I luoghi di culto, che sono sacri per definizione, sono tuttavia luoghi degli uomini nel presente inseguiti dal Virus. Esattamente come il teatro e il cinema, la trattoria o la metropolitana.

Credo che l’uomo Conte non sia Cavour, ma non è scemo. E sta imparando a conoscere gli umori del nostro strano Paese.

Lui è cattolico praticante. La sua prudenza è coerente, in linea col Papa.

Conte sa bene che, se non usa rigore, le cose finiscono com’è costume in Italia.

Mettiamo che il governo autorizzi le funzioni sacre allentando le misure di sicurezza.

E mettiamo che la coda del diavolo decida di trasformare una cappella in focolaio.

Pensate che i neoliberisti da parrocchia se la prendano col diavolo o con Conte?