Roberta Lombardi: ditele che Grillo non crede più al silenzio, non solo le m…

di Antonio Del Giudice
Pubblicato il 30 Maggio 2013 - 06:00 OLTRE 6 MESI FA
Roberta Lombardi: "Chi parla con i giornalisti è una m..."

Roberta Lombardi: “Chi parla con i giornalisti è una m…”

Con un singolare giro di parole, la capogruppo grillina alla Camera, Roberta Lombardi, dice che chi “fa la spia è una merda”. Naturalmente l’onorevole signora ce l’ha con i suoi amici di scranno che raccontano ai giornali le riunioni riservate del Movimento 5 Stelle.

La Lombardi rimane dura e pura rispetto alle ferree regole del duo Beppe Grillo – Gianroberto Casaleggio, anche dopo che il capo supremo comincia ad avere qualche dubbio sulla chiusura verso i mass-media. I risultati delle Amministrative, infatti, hanno indotto il comico a rivedere la sua strategia: forse non basta più il suo Blog sovrano, forse è controproducente impedire ai parlamentari la libertà di parola con i giornalisti della carta stampata e con la tv.

Lo squagliamento delle percentuali delle politiche danno, infatti, da pensare. E, se neanche la battaglia monocorde sul malaffare del Monte dei Paschi convince i senesi, forse c’è qualcosa che non va. Vero è che il voto d’opinione si esprime nelle elezioni per il Parlamento piuttosto che in quelle per i sindaci, ma è anche vero che la differenza è sembrata un crollo più che un fatto fisiologico.

Ora può pure darsi che la Lombardi non sia stata avvertita, ma la strategia del silenzio stonava già da prima del ripensamento di Beppe Grillo. Il movimento che aveva lanciato la politica “alla luce del sole” con riprese stream anche sotto la doccia, metteva poi il silenziatore ai propri parlamentari. La politica della “trasparenza” si nascondeva dietro le quinte del teatrino.

Al punto che alcuni eletti pensavano (e pensano) seriamente a un distacco per altri lidi. Non era possibile andare avanti a informare la mitica base con la sola versione del sacro Blog di Grillo. E, infatti, la mitica base ha perso la pazienza quando l’agognato “tutti a casa” ha cominciato a riguardare gli ideatori stessi dello slogan. Il contrappasso del silenzio ha mostrato il suo volto.

Ecco, a questo punto qualcuno dovrà spiegare alla cittadina Roberta Lombardi, che c’è un cambio di strategia. Un “contrordine, compagni” come si diceva una volta. La “luce del sole” non può continuare ad essere il lampadario che illumina le chiuse e segrete stanze.