Cancellieri: “Riflettere sulla legge Severino”. Proprio quello che serve a Berlusconi

di Antonio Sansonetti
Pubblicato il 4 Settembre 2013 - 11:01 OLTRE 6 MESI FA
Cancellieri: "Riflettere sulla legge Severino". Proprio quello che serve a Berlusconi (nella foto di Oggi, Berlusconi, Pascale e "Dudù")

Cancellieri: “Riflettere sulla legge Severino”. Proprio quello che serve a Berlusconi (nella foto di Oggi, Berlusconi, Pascale e “Dudù”)

ROMA – “Riflettere sulla legge Severino”: queste parole il ministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri le ha ripetute più volte nel corso di martedì 3 settembre, intervistata da più testate giornalistiche e televisive perché ospite alla festa nazionale del Pd a Genova.

In qualità di Guardasigilli, personalità riconducibile all’area Monti e firmataria della legge Severino, Cancellieri sa che la sua apertura di credito a Berlusconi ha un peso.

Questo quello che ha detto la Cancellieri:

“Sul tema della costituzionalità della legge Severino si sono espresse persone di grande competenza e non sospette di partigianeria, quindi è giusto rifletterci. Io personalmente non ravvedo profili di incostituzionalità per quanto riguarda la legge Severino, ma occorre tener presente che in questa direzione si sono espressi giuristi con competenza di gran lunga superiore alla mia, persone di grande pulizia morale e valore tecnico, che stimo moltissimo e sulle quali non ci sono sospetti di partigianeria. Se persone di questo livello hanno espresso dubbi sulla costituzionalità della legge, come minimo bisogna rifletterci”.

Se uniamo la dichiarazione del ministro della Giustizia alle aperture di Mario Monti, che ha spesso parlato di grazia negli ultimi giorni, ne ricaviamo che il polo di centro, Scelta Civica e Udc, si è incaricato di fare da pontiere fra Pd e Pdl. Il momento è critico: il Pd va dritto per la sua strada, che è quella di votare la decadenza di Silvio Berlusconi da senatore. Il Pdl minaccia di far cadere il governo.

Berlusconi gioca la sua partita di poker e, alla notizia che la Giunta per le elezioni e le immunità parlamentari del Senato voterà in tempi rapidi per la sua decadenza, ha deciso di innescare i “falchi” (Daniela Santanchè, Denis Verdini, Il Giornale) e schierare tutto il centrodestra sulla linea dura, quella del “se cado io cade Letta”.

Lo scopo di Berlusconi invece non è quello di far cadere il governo (mossa difficile da far capire all’elettorato, soprattutto dopo l’abolizione dell’Imu), ma di rinviare alle “calende Previti” la decisione della Giunta sulla sua decadenza e di evitare la pena accessoria dell’interdizione dai pubblici uffici, magari grazie a un aiutino del presidente Giorgio Napolitano, una grazia “politica” sulla pena accessoria e non una grazia giuridica sulla pena principale.

Per fare questo serve tempo. Serve il dibattito sulla giustizia, sulla costituzionalità. Va bene anche firmare i referendum di Marco Pannella e va bene far parlare per ore, per giorni, il torrenziale leader radicale per ipnotizzare l’opinione pubblica. Serve, appunto, una “riflessione” sulla legge Severino. Proprio quella auspicata dalla Cancellieri.