Ma quanto beve Bersani? Ritratto di segretario con bicchiere

di Antonio Sansonetti
Pubblicato il 15 Febbraio 2013 - 17:25| Aggiornato il 2 Luglio 2022 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Ma quanto beve Pier Luigi Bersani? Bicchieri di birra e di vino sono diventati la punteggiatura alcolica della campagna elettorale del segretario del Pd. Che non nasconde la sua immagine di bevitore, pronto a governare e a sedersi al bancone con i più attrezzati leader del Nord Europa e del mondo anglosassone. Certo, non raggiunge le vette di un Boris Eltsin, ma non gli manca una certa costanza da mezzofondista del brindisi. E la esibisce, in una comunicazione politica nel segno del “sorseggio dunque sono”. Ripercorriamone le tappe fondamentali. Se fosse una mostra fotografica, il titolo sarebbe “Ritratto di segretario con bicchiere”.

Tutto era iniziato in un pomeriggio di gennaio dell’anno scorso, il 20 gennaio 2012: un’immagine che sembra un quadro di Hopper ritrae un Bersani assorto, seduto al tavolo del pub Open Baladin, nel centro di Roma. Sta scrivendo il discorso per l’assemblea nazionale del Pd. Accanto ai fogli spicca un lungo bicchiere pieno di birra: dalla forma intuiamo si tratti di una Weisse media. La foto fa il giro di Twitter e del web. Nichi Vendola si esalta: “È un immagine molto bella, di una persona qualunque, di una persona che deve fare un lavoro e lo fa magari con una birra. Con questa foto ha ulteriormente umanizzato il suo personaggio”. E, come vedremo, quando si tratta di “tracannar e umanizzar”, Bersani non si sottrae.

Settembre 2012. Siamo agli sgoccioli della stagione delle Feste dell’Unità. Bersani in tour a Firenze non si nega una birra (mai piccola, da notare) in un bicchierone di plastica con i vertici del Pd locale. Il fotografo del Corriere Fiorentino immortala la scena.

Ottobre 2012. Parte la campagna per le primarie e per il varo non può mancare una bottiglia di prosecco. La foto ritrae un Bersani sorridente con bicerìn di plastica in mano che brinda con i suoi più stretti collaboratori: Alessandra Moretti, Tommaso Giuntella e Roberto Speranza.

31 ottobre 2012. Claudio Cerasa del Foglio insegue il segretario pd in una normale, ipercinetica giornata di campagna per le primarie in giro per la Toscana. Alla fine lo agguanta in autogrill. Al bancone, domande e risposte sono intervallate da sorsate di una birra. Stavolta è piccola: non sono neanche le sei del pomeriggio e lo attende un comizio ad Arezzo.

3 Dicembre 2012. Dopo la vittoria alle primarie Bersani festeggia spillando birra per il suo staff. La foto del segretario barman lancia il suo account su Instagram.

3 Gennaio 2013. Il nuovo anno inizia brindando. In un primo pomeriggio romano che non ha nulla di invernale, i fotografi riprendono Bersani e il suo sfidante alle primarie Matteo Renzi “fare la pace” a pranzo. Il tavolo dove i due sono immortalati sorridenti e rilassati è un cimitero di bottiglie: vino rosso robusto e grappe di vari tipi. All’uscita gli ex duellanti camminano abbracciati e quasi barcollando.

14 Febbraio 2013. Aeroporto di Fiumicino. Nella saletta del Freccia Alata, il leader di Rivoluzione Civile Antonio Ingroia si dirige verso il bar. Trova lì Bersani: sorrisi e stretta di mano. L’ex pm ordina da bere: “Io prendo del vino rosso, visto che noi siamo i veri rossi”. Il segretario pd: “Io prendo del vino bianco, siamo troppo rossi, devo correggerlo un po’ con il bianco”.