Bce: Mario Draghi chiede interventi rapidi

di Vincenzo Longo
Pubblicato il 21 Novembre 2014 - 15:35 OLTRE 6 MESI FA
Bce: Mario Draghi chiede interventi rapidi

Bce: Mario Draghi chiede interventi rapidi

ROMA – Vincenzo Longo ha pubblicato questo articolo anche su Uomini & Business col titolo “Bce: interventi rapidi”.

Accelerano i listini azionari europei dopo le dichiarazioni arrivate da Draghi questa mattina. Il numero uno della Bce, intervenendo allo European Banking Congress a Francoforte, ha dichiarato che la Bce interverrà per riportare l’inflazione dell’ara dell’euro verso il target “senza ritardi”. Draghi, riconoscendo il pericolo di un ulteriore rallentamento dell’inflazione, ha anche precisato che verranno presi in considerazione tutti gli strumenti di politica monetaria, incluso l’acquisto di titoli di Stato, come già fatto dalla Federal Reserve e dalla Bank of Japan. Molte delle dichiarazioni di questa mattina sarebbero già note da tempo al mercato. La vera svolta è arrivata dal riconoscimento da parte della BCE che le condizioni dell’economia richiedono risposte rapide. Il riconoscimento della tempestività di azione da parte della Bce arrivano dopo le brutte figure emerse ieri sul fronte dei PMI manifatturieri della zona euro, che hanno mostrato come il ritmo di deterioramento dell’economia sia più veloce delle attese. Insomma, non c’è tempo da perdere.

Gli investitori hanno interpretato queste parole aumentando la probabilità di un’azione della Bce già nel meeting del 4 dicembre. I movimenti sul mercato ci danno anche qualche informazione in più: la mossa più accreditata potrebbe riguardare l’acquisto di titoli di Stato. Dopo le parole, infatti, i bond governativi della zona euro sono stati oggetto di forti acquisti. Il rendimento sul BTP a 10 anni è così scivolato ai nuovi minimi storici, arrivando in area 2,25%. In calo anche i rendimenti sul Bund e sul Bono. Il miglioramento dei titoli di Stato sta facendo recuperare terreno ai titoli finanziari, tutti in deciso rialzo questa mattina.

I riflessi non si sono fatti attendere neanche sull’euro. Sul mercato valutario, sul nostro desk abbiamo assistito a massicce vendite sulla moneta unica nell’ultima ora. Il cambio Euro/Dollaro è così scivolato a 1,2450, una figura sotto i livelli visti in apertura sui mercati europei. Per ora l’1,2450 sembra tenere, ma non escludiamo che, nel pomeriggio, quando arriveranno gli operatori statunitensi sul mercato, le vendite sul cambio si intensificheranno portando il cross in direzione di 1,24.

A questo punto i dati macro che arriveranno la prossima settimana (indice IFO, inflazione preliminare di novembre in Germania e della zona euro) potrebbero solo rendere certo un evento (l’annuncio di un QE della Bce a dicembre) che in questo momento è molto probabile.