Beppe Grillo non si arrende, o almeno ci prova. Ormai il leader è Di Maio

di Ama La Sunta
Pubblicato il 15 Marzo 2018 - 10:54 OLTRE 6 MESI FA
M5s: Beppe Grillo non si arrende, o almeno ci prova. Ormai il leader è Di Maio

Beppe Grillo non si arrende, o almeno ci prova. Ormai il leader è Di Maio (foto d’archivio Ansa)

ROMA – É un Beppe Grillo che non si arrende e che non vuole passare in secondo piano rispetto a Luigi Di Maio all’interno del suo Movimento, della sua creatura a 5 stelle. Sul suo blog ringrazia il ‘popolo’ grillino per la vicinanza: “Mollare? Come potrei?!”.

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“Ogni giorno mi arrivano così tante e-mail che se per ogni messaggio ricevessi un euro, belin, sarei milionario!”, scrive, assicurando di leggere ogni messaggio che riceve ma contraccambiando con un grazie corale “perché per me è impossibile rispondervi singolarmente”. “Grazie a chi mi scrive per dirmi semplicemente ‘grazie’ – afferma il garante del M5S, assicurando di essere “la vostra voce” – e trova il tempo per farlo in questa giungla quotidiana. Grazie a chi lo fa dall’Italia e a chi mi scrive dall’Estero, a chi ha cercato oltre i confini una rivalsa che questa nazione non gli ha saputo donare. Grazie a chi mi racconta i propri pensieri, anche con poche parole. Grazie a chi mi spinge a non mollare (come potrei?!), chi mi dà consigli, invia segnalazioni, chi si ravvede e si complimenta. Grazie anche a chi mi offende perché non ama il mio modo irruente, vaffanculino a te!”. “Grazie a chi si propone per cambiare questo paese, un paese di sognatori e inventori. Perché noi italiani siamo così, siamo senza un quattrino ma in tasca abbiamo idee fantastiche, pazze, folli. È la nostra più grande ricchezza”, prosegue.

“Ma il mio grazie, il più forte e perché no, gridato – va avanti il garante del M5S – così che davvero vi giunga fino alla porta di casa, è per chi non ce la fa più, per chi lotta ogni giorno contro uno stato assente, per chi non ha smesso di arrendersi nonostante la miriade di problemi economici, burocratici, di salute. A chi perde tutto, si spezza la schiena e continua a sorridere al mondo”. “Grazie a tutte le famiglie che ogni giorno vivono la disabilità, con i propri figli, i propri cari, e che nonostante ciò riescono a trovare la forza di reagire e far sentire la propria voce, davanti ad un mondo che li ha resi invisibili. Il mio grazie è per voi, che ogni giorno ripartite da zero pur consci delle difficoltà immani che dovete sostenere. Uno stato che non tutela i più deboli non è degno di definirsi tale. Io sono sempre con voi e sarò la vostra voce quando non ne avrete più. Grazie, semplicemente grazie. Vorrei guardarvi negli occhi, uno ad uno”, conclude Grillo.

Forse un calo di popolarità ha fatto sentire al fondatore del M5S il bisogno di sentirsi ancora al centro dei giochi. Ma ormai la strada è segnata, Di Maio si è accomodato sulla poltrona del leader.