Biciclette, no please, non siamo ancora un Paese giusto: Italia in fondo alla classifica mondiale, ma c’è un piano

Biciclette, no please, non siamo ancora un Paese giusto: Italia in fondo alla classifica mondiale, ma c’è un piano per cambiare, milioni in arrivo a Roma e Milano per le piste ciclabili

di Enrico Pirondini
Pubblicato il 28 Agosto 2022 - 17:47 OLTRE 6 MESI FA
Biciclette, no please, non siamo ancora un Paese giusto: Italia in fondo alla classifica mondiale, ma c’è un piano

Biciclette, no please, non siamo ancora un Paese giusto: Italia in fondo alla classifica mondiale, ma c’è un piano

Biciclette, l’Italia non è un Paese per bici. Almeno per ora. Lo ha certificato l’altro giorno il “Global bicycle cities index 2022”. Cioè la classifica mondiale delle 90 città più a misura di bicicletta.

Siamo agli ultimi posti: Milano al 65esimo, Roma al 70esimo. Guidano la classifica 9 città europee. In Italia solo il 4% della popolazione usa la bicicletta per spostarsi abitualmente. Un dato, quello messo in luce da Eurobarometer – sondaggi di opinione del Parlamento europeo che si fanno dal 1973 – lontanissimo dal 41% dei Paesi Bassi e dal 21% della Svezia.

SEI CATEGORIE DI INDICATORI PER LA CLASSIFICA DELLE BICICLETTE

Lo studio ha individuato sei categorie di indicatori per redigere la classifica delle 90 città prese in esame. Eccole: meteo, utilizzo della bici, criminalità e sicurezza, infrastrutture, opportunità di bike sharing (biciclette condivise per i viaggi di prossimità) ed eventi di sensibilizzazione come il “No Car day”, la giornata mondiale senza auto (22 settembre),una occcasione per disintossicarsi dalle macchine.

TROPPE AUTO NEL NOSTRO PAESE

Ci sono 646 auto ogni mille abitanti. L’Italia è al secondo posto in Europa per tasso di motorizzazione. Ci batte solo il Lussemburgo (676). Risultato: 11 città italiane, giusto un anno fa, avevano superato i limiti di PM10.

Maglia nera Verona e Venezia seguite da Avellino, Brescia, Cremona, Treviso, Alessandria, Frosinone, Napoli, Modena. Tallonano Padova e Rovigo. Sono vicine alla soglia critica di 50 microgrammi al metro cubo, Torino, Asti, Lodi, Reggio Emilia, Bergamo, Caserta, Parma.

Dunque è urgente agire per ridurre l’inquinamento atmosferico nelle nostre città. Bruxelles, al riguardo, ci ha rifilato tre procedure di infrazione con la Commissione. La salute dei cittadini sta correndo gravi rischi.

MA È PRONTO UN PIANO DI INTERVENTI PER LE BICILETTE

Il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità ha pubblicato un “Piano generale della mobilità ciclistica urbana ed extraurbana”, 160 pagine di linee guida per portare l’Italia più vicina alla media europea, dominata dall’Olanda con Utrecht affiancata da otto città europee nella top 10, con Hangzhou (Cina) l’unica città non europea nella fascia alta della classifica. L’obiettivo è mettere in atto una “rivoluzione della bici”. Saranno realizzati 565 km di nuove piste ciclabili. Roma (19,6 milioni) e Milano (13,1 milioni) sono destinate a ricevere la quota maggiore di risorse.