Calderoli, Di Pietro e la marmellata

di Mario Lenzi
Pubblicato il 9 Novembre 2009 - 11:17 OLTRE 6 MESI FA

Paris Hilton ha letto Alice e è anche molto meglio di Di Pietro e Calderoli

Di Pietro e Calderoli, che tutto sommato sono simpatici quando non nascondono la loro grossolanità, anzi se ne vantano e non si atteggiano, come Bondi e Quagliarello, a maitre à penser , si sono avventurati inaspettatamente in una sorprendente incursione culturale. Per un qualche misterioso contatto, hanno fatto una dichiarazione uguale, senza sapere l’uno dell’altro, riferendosi, però, il primo al ministro Alfano e il secondo al segretario PD Bersani. Hanno detto che si muovono “come Alice nel Paese delle Meraviglie”.

Forse hanno confuso Alice con quella della Telecom. Forse anche Bossi è stato preso di sorpresa e ha chiesto lumi. 

Probabilmente intendendevano dire, il primo, che Alfano si illude di darla a bere agli altri, quando dà una versione del tutto ingannevole e illusoria della riforma della giustizia da lui (?) messa in cantiere e il secondo che Bersani è davvero un incauto e sprovveduto se dimostra, come fa, di non mettersi al passo col meraviglioso paese che sta diventando l’Italia grazie alla benefica attività della Lega e dei suoi amici.

 Senza entrare nel merito, anche perché non se ne sente alcun bisogno, sarebbe quanto mai opportuno che i due rimanessero ad arare campi conosciuti e non si incamminassero verso altri e più ardui panorami . Una raccomandazione, quella di non esibirsi in citazioni, da fare a molti dei nostri uomini politici , che in genere non ne imbroccano una. 

Come sa perfino Capezzone, che ha studiato a fondo, e ancora in tenera età, le teorie sul trasformismo, i personaggi incontrati da Alice sono certamente animati da quella che sembra una bizzarra follia ma hanno il merito di dare ai bambini e non solo a loro la possibilità di imparare quante ipocrisie si celano dietro le tradizioni, i pregiudizi, i luoghi comuni della nostra società. Se poi Carrol si riferiva ai tempi della regina Vittoria in Inghilterra e non ai nostri, in Italia, questo è un’ altra prova della perenne e ubiqua validità di quel piccolo prezioso libro per adolescenti. 

Non sarebbe male che , avendolo citato, sia Calderoli sia Di Pietro si impegnassero nella lettura del libro e magari anche del suo seguito “Attraverso lo specchio”. Almeno nella traduzione italiana.

Così potrebbero conoscere la lepre marzolina, il gatto del Cheshire e il coniglio bianco che dà il via all’avventura. E scoprire, per esempio, quanta gente , anche da noi, riesce “a vedere Nessuno da questa distanza”, quanta cambi dimensioni a seconda di che cosa mangia e infine chi è che promette la marmellata “per ogni domani”.