Cara Greta, quando andrai un Cina? Coraggio, porta le tue treccine nella tana del lupo inquinatore

di Enrico Pirondini
Pubblicato il 14 Novembre 2021 - 13:14 OLTRE 6 MESI FA
Cara Greta, quando andrai un Cina? Coraggio, porta le tue treccine nella tana del lupo inquinatore

Cara Greta, quando andrai un Cina? Coraggio, porta le tue treccine nella tana del lupo inquinatore

Cara Greta ti scrivo e vado subito al punto. Scusa, ma perché non vai anche in Cina a manifestare? Non lo dico per provocarti, lo dico per sottolineare una necessità concreta che tu certo conosci.

La Cina – lo sai benissimo, l’hai ripetuto in piazza a Glasgow  davanti a migliaia di pasionari – è il più grande inquinatore dell’orbe terracqueo.

È il più indiscusso “evasore” di ogni controllo sanitario e ambientale. Xi,  presidente a vita, ha già detto la sua: produrrà (e consumerà) un milione di tonnellate in più al giorno di carbone.

Se aggiungiamo l’India, che ha seri problemi di riconversione energetica, arriviamo a circa 3 dei 7 miliardi e mezzo di persone che popolano il mondo.  Un disastro annunciato. Una Apocalisse. Allora vai?

D’accordo, sotto il cielo piovoso scozzese (dove si sono riuniti in 196) il bla bla ha trionfato . E tu, puntualmente, l’hai detto anche alle tv del mondo. Brava.

Sì, è stato un fallimento anche se l’intesa– in extremis –  USA-Cina , che si sono accordate per collaborare a migliorare il clima, ha attenuato il fiasco del Cop26. Certo, è stato un lampo nel buio. Un tocco di quel marpione di John  Kerry.

Di più: americani e cinesi – cioè cane e gatto – hanno addirittura siglato una “tabella di marcia “ per il futuro.  Calma. È un accordo di facciata, al ribasso. Una svolta a sorpresa. Uno zuccherino al padrone di casa Boris Johnson. Che, quando era sindaco di Londra, è stato un precursore  della mobilità sostenibile e dell’utilizzo delle biciclette.

Una mossa mediatica anche per tranquillizzare il trio Obama, Nancy Pelosi e quella furbacchiona di Alexandria Ocasio Cortez. È la damazza del ruvido Bronx che lunedi scorso al Gala del Met si è presentata con l’abito-manifesto “ Tassate i ricchi”. Poi è venuta lì a Glasgow accolta come una star. E tu, Greta, e la Vanessa Nakate, per non essere oscurate o – peggio – accusate di un approccio ideologico e radicale all’ambiente, avete attaccato Barack dicendogli  di tutto.

Appello alla cara Greta

Cara Greta, tu che hai dato la sveglia a due generazioni diventando un simbolo globale della lotta contro il cambiamento climatico. Hai portato in marcia al tuo fianco  il  principe Carlo , un quasi re.

A Katowice in Polonia al Cop24 hai sfidato a muso duro gli uomini più potenti del pianeta con un celebre discorso (“state rubando il futuro dei vostri figli davanti ai loro occhi“),  bacchettandoli fino al (loro) visibile imbarazzo.

Mobiliti , ogni venerdì, centinaia di migliaia di studenti in tutto il mondo. Hai messo a soqquadro il Parlamento europeo a Bruxelles e l’Extinction Rebellion a Londra. Ora è giunto il tempo di andare a Pechino . Coraggio. Porta le tue treccine e la tua impronta ecologica nella tana del lupo. Ma, ti prego, fai presto. La mezzanotte è vicina.