Leadership nuova e giovane per evitare la dittatura e ridurre l’inquinamento

di Carlo Luna
Pubblicato il 8 Gennaio 2019 - 12:29 OLTRE 6 MESI FA
Leadership nuova e giovane per evitare la dittatura e ridurre l'inquinamento

Leadership nuova e giovane per evitare la dittatura e ridurre l’inquinamento

ROMA – Per chi è disponibile a difendere la democrazia dai conati dittatoriali dei 5 Stelle e preservare il nostro Paese dall’inquinamento provocato dal gas serra, è giunto il momento di farsi avanti. Personalmente non ho candidati. La prima qualità che ritengo necessaria per la nuova leadership è che sia credibile, giovane e nuova. Queste indispensabili caratteristiche escludono prima di tutto chi scrive e a seguire tutti coloro che, giunti a una certa età, hanno saggiamente deciso di preoccuparsi e impegnarsi non per il futuro personale o una tardiva carriera ma per l’avvenire delle nuove generazioni.

Dell’obiettivo reale dei seguaci del comico genovese ho parlato più volte. Nel contratto di Governo M5S-Lega ci sono i referendum senza quorum (ma Salvini avrebbe rinunciato) e il vincolo di mandato per deputati e senatori, pena l’espulsione dal Parlamento. Camera e Senato, con questa modifica costituzionale, diventerebbero del tutto inutili. Sul proprio Blog il vice presidente del consiglio penta stellato ha aggiunto poi un risibile tentativo di sedurre i gilet gialli di Francia nella loro lotta contro Macron. Ha offerto, niente popò di meno che la piattaforma Rousseau di Casaleggio, senza specificare quando dovranno pagare per utilizzarla.

Così Di Maio ha fatto in tempo a essere bacchettato dal Ministro degli Esteri francese e, di rimbalzo, pure da Salvini. Bel colpo! Il riscaldamento del Pianeta è ancor più preoccupante. La transizione energetica deve avere come obiettivo salvare e rispettare “Sorella terra”, come l’hanno chiamata Francesco d’Assisi e Papa Bergoglio. Un compito che sembrerebbe adatto per la sinistra politica e per le forze cattoliche che vi militano e non certo per l’esibizionista Salvini e per l’annaspante Di Maio. Il leader della Lega ha la mania di indossare le divise di poliziotti e di altri servitori dello Stato. I pompieri l’hanno denunciato. Col gilet giallo, invece, Di Maio non corre questo rischio ma solo di essere ridicolo.

Torniamo al problema serio. Alimentare le centrali elettriche con fonti rinnovabili e non inquinanti è un processo necessario ma lungo e costoso. Attualmente le rinnovabili sono utilizzate per poco più dell’ 1% della produzione elettrica. Per arrivare al 50 % nell’Unione europea ci vorranno – scrive Alberto Clò sul suo importante libro “Energia e Clima” edito da il Mulino- 20 anni e un investimento di 600 miliardi di euro. La consapevolezza della gravità della situazione è notevole a livello tecnico e anche politico in altri Paesi, a cominciare dagli Stati Uniti dove è diventata protagonista la deputata al Congresso Ocasio Cortez che ha preso la bandiera della “Green New Deal Economy”. Per realizzarla ha proposto una forte tassa sui super miliardari che negli USA sono concentrati in 160mila famiglie che possiedono, su una popolazione di 126 milioni, il 90 per cento della ricchezza nazionale.

In Italia sono sensibili al problema i tecnici del settore energetico e diversi industriali, mentre a livello politico non ci sono al momento posizioni efficaci. Alcuni esponenti dell’industria puntano sull’economia circolare che ha l’obiettivo di riciclare e riutilizzare gran parte di quanto viene prodotto. Un passo avanti. Claudio Descalzi, presidente dell’ENI, ha rilevato di recente che è necessario “salvare il Pianeta creando al contempo un’economia nuova, più inclusiva, costruendo un’intera gamma d’imprese e posti di lavoro che ancora non esistono”. Servono “generosità, l’impegno di tutti e un deciso cambio di mentalità dei paesi più avanzati. Chi vive nelle società più ricche consuma più di quello di cui ha bisogno,il triplo della media mondiale”. E ancora: “Non possiamo più permetterci il consumismo” e “serve un sistema economico diverso, che assicuri il benessere a tutti, ma preservi il Pianeta”.

E’ un compito che spetta anzitutto alla politica, alla politica vera.