Travaglio, Buttafuoco, Salvini, Toninelli… dalla comica al tafazzismo

di Carlo Luna
Pubblicato il 20 Novembre 2018 - 13:44 OLTRE 6 MESI FA
Travaglio, Buttafuoco, Salvini, Toninelli... dalla comica al tafazzismo

Travaglio, Buttafuoco, Salvini, Toninelli… dalla comica al tafazzismo

ROMA – Salvini-Di Maio, Di Maio-Salvini: una gara quotidiana ormai molto noiosa e prevedibile. Ne dobbiamo ancora una volta parlare, grazie alle ultime contorsioni pubblicate su “Il Fatto quotidiano”, ma ci faremo perdonare dal lettore con una conclusione speriamo divertente. Partiamo dalla competizione continua fra i Vice Presidenti che stanno ai due lati della squisita e affannata badante, Giuseppe Conte. Pierangelo Buttafuoco scrive che “l’unico governo possibile per l’Italia è quello gialloverde, cinque stelle e leghisti a Palazzo Chigi”. Strada sbarrata per qualsiasi soluzione alternativa, come il ritorno del centrodestra o una alleanza con il Pd. Secondo lui, “a Salvini non conviene manco metterci mano”.

“Non c’è da scomodare il centro destra, ormai, figurarsi il centro sinistra”. Quella di Buttafuoco è anche una sconfessione di quanto sostenuto da Travaglio, favorevole a un’alleanza Pd-5Stelle. Travaglio si giustifica e ammette di aver sostenuto “programmi alla mano, che la coalizione meno eterogenea sarebbe stata quella fra 5Stelle e un Pd rinnovato”. Il nostro si è rassegnato ed è andato a leggersi il Contratto di Governo rimanendone folgorato: ”Vi abbiamo trovato molti punti comuni alle nostre battaglie, ben più numerosi di quelli che non condividevamo”.

“Non potendo contestare le nostre stesse idee, abbiamo applaudito il governo Conte ogni qual volta ne approvava o ne avviava qualcuna e l’abbiamo contestato ogni qual volta tradiva le promesse o manteneva quelle sbagliate”. Un criterio accettabile se fosse stato seguito da Travaglio anche nei confronti dei governi che hanno preceduto quello attualmente in carica, che hanno invece subito solo attacchi quotidiani e posizioni pregiudiziali da parte de Il Fatto, del quale restiamo attenti lettori.

Per fortuna questo Governo ha una sua componente comica irresistibile che il quotidiano di Travaglio descrive efficacemente. Si tratta del Ministro a 5Stelle Toninelli, “una sorta di Bignami dell’insipienza”. Da quando è entrato in carica è una slavina. Sensibilizza sul Codice della Strada, ma nella foto non mette la cintura. Si fa ritrarre con sguardo ora “concentrato” e ora “con occhio sempre vigile”, anche se a guardarlo sembrerebbe al massimo soffrire di stipsi. Posta scatti al mare, sorridente muscoloso e piacione, mentre imperversa l’emergenza Genova. Sorride con Vespa davanti al plastico del Ponte Morandi. In un crescendo mesto di tafazzismo bulimico, si rivela poi nell’ordine: sognatore di rosticcerie nelle stazioni e bimbi che giocano sui ponti autostradali; uomo che sussurra a tunnel inesistenti; e da ultimo “esultatore” col pugno chiuso (destro, però) lanciato al cielo dopo una votazione solo per lui storica.

“Ischia il vento”, compagno Toninelli!” Una descrizione ammirevole. Per la Lega il compito di suscitare una smodata ilarità se l’è assunto Salvini, che sembrava uscito da un caffè chantant quando si è presentato con lo smoking allo sceicco del Qatar. Dopo l’esibizione in maglietta sudata per le strade della Capitale, è un bel passo avanti.