Cartelle esattoriali chiuse sotto i 100 mila euro. Cioè? Chiuse vuol dire annullate? Un Salvini al giorno…leva la realtà di torno

di Lucio Fero
Pubblicato il 20 Giugno 2018 - 14:34 OLTRE 6 MESI FA
Cartelle esattoriali chiuse sotto i 100 mila euro. Cioè? Chiuse vuol dire annullate? Un Salvini al giorno...leva la realtà di torno

Cartelle esattoriali chiuse sotto i 100 mila euro. Cioè? Chiuse vuol dire annullate? Un Salvini al giorno…leva la realtà di torno

ROMA – Cartelle esattoriali chiuse sotto i 100 mila euro di importo. Cartelle esattoriali, cioè quelle di Equitalia una volta e di Agenzia Entrate ora (qualcuno informi Salvini che Equitalia almeno formalmente non c’è più, lui è ministro, ha tanto da fare e postare su facebook, tempo per leggere non se ne parla). [App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui,- Ladyblitz clicca qui –Cronaca Oggi, App on Google Play] Davanti alla Guardia di Finanza schierata appunto Salvini ministro ha detto che le cartelle esattoriali sotto i 100 mila euro vanno chiuse.

Scusi, signor ministro, visto che la cosa è interessante e, come lei dice, riguarda milioni di italiani (forse un po’ meno ma lei ha detto proprio così “milioni di italiani da liberare, rendere felici e far sorridere”) che vuol dire esattamente chiudere? Che vuol dire chiudere una cartella esattoriale? Lei, signor ministro, esattamente cosa intende? E cosa intende suggerire al ministro competente (ammesso e non concesso che vi siano altre competenze dalle sue e a lei non spettanti)? Che vuol dire cartella esattoriale chiusa?

Vuol dire che si chiude perché chi ha ricevuto la cartella esattoriale la paga? Escluso. Siamo sicuri di poter correttamente interpretare il pensiero del signor ministro Salvini: escluso che si paga. Sia che la cartella sia corretta e colpisca uno che le tasse non le ha pagate, sia che la cartella sia esagerata e vessatoria. La cartella non si paga. E’ questo il primo passo della chiusura cartella modello Salvini.

Chiuso vuol dire allora invitare, incentivare, favorire un patteggiamento? Uno sconto? Una facilitazione? Un obolo minimo del contribuente che chiude la questione e la cartella perché Fisco si accontenta? Forse, può darsi, non si sa. Chi lo sa cosa intende davvero Salvini. Ha appena spiegato che si può fare un censimento senza che sia un censimento. E anche che si può espellere senza che nessuno si prenda gli espulsi. Può darsi che chiuso voglia dire patteggiato.

O forse no. Più probabilmente, se ben intendiamo il pensiero, la volontà e anche la voluttà del ministro Salvini, chiuso vuol dire annullate. Cartelle chiuse, cartelle annullate. Ci sembra lei voglia dire questo signor ministro. Altrimenti come si fa a far sorridere milioni? Per far sorridere milioni ci vuole un non si paga, cartelle annullate. Restiamo in attesa della interpretazione ufficiale, dell’esatto significato, del che cosa in concreto significa per ministro Salvini il cartelle chiuse.

Perché, ripetiamo, la prospettiva è interessante. Avere un debito con il Fisco di decine di migliaia di euro, fino a centomila, non è proprio alla portata del contribuente medio. Sia perché la metà dei contribuenti dichiara di vivere con 20 mila euro l’anno e fare centomila di evasione a questo ritmo è dura, sia perché centomila di cartella esattoriale un lavoratore dipendente o pensionato insomma è difficile che ce l’ha. Comunque, se passa l’idea che sotto i centomila di evasione o elusione o lite con il Fisco non si paga, allora ci si può organizzare un po’ tutti. Basta saperlo.

Qualche rosicone maligno si sta mettendo lì a fare i conti e le pulci. I conti che se chiudi, annulli, azzeri, cancelli le cartelle esattoriali sotto i centomila annulli, azzeri e cancelli miliardi e miliardi e soprattutto annulli, azzeri e cancelli una montagna di miliardi futuri. E chi le paga più le tasse se sotto i centomila si va in cavalleria? Le pulci: sempre Salvini ministro ha detto via libera e illimitata al contante (non che oggi non si possa, si paga liberi in contanti fino a tremila euro di importo). Tremila euro, chi davvero ha bisogno di più contante in tasca? E per fare cosa? Le pulci: dicono che il nero cash sia l’unico nero che Salvini ami veder circolare.

Ma forse non c’è da emozionarsi tanto. Né entusiasmarsi né dolersi. Perché un giorno ferma i clandestini. L’altro li rispedisce in Africa. L’altro ancora mette in castigo Francia e Germania. L’altro giorno ancora e ancora si inventa l’incontro con il Papa e lo avverte che lui, Papa o non Papa, non cambia idea. Un giorno dà via libera al contante illimitato. Un altro appunto chiude le cartelle esattoriali. Un Salvini al giorno…leva la realtà di torno. Per questo ci piace tanto.