Centri medicina estetica: il 13% pericolosi per la salute. Una percentuale enorme

Centri medicina estetica: Nas ne controllano 793, 110 risultano irregolari e/o abusivi. Ma irregolare e abusivo in medicina vuol dire nocivi alla salute.

di Riccardo Galli
Pubblicato il 25 Maggio 2022 - 11:10 OLTRE 6 MESI FA
Centri medicina estetica

Centri medicina estetica: il 13% pericolosi per la salute. Una percentuale enorme (foto ANSA)

Centri medicina estetica, i Nas ne hanno controllati 793. Ben 110 sono risultati abusivi e/o irregolari. Attenzione: non si tratta qui di banchi vendita al mercato dove magari abusiva è la vendita di abusivi e irregolari sandali o mutande. Qui, in centri che si definiscono di medicina, è spesso la medicina ad essere abusiva. E una medicina abusiva è nociva, pericolosa, fa male. Male alla salute di chi se ne serve della medicina abusiva, abusiva che spesso coincide con falsa medicina. E qui, nei centri che si dicono medici, l’irregolarità non è quasi mai formale: un personale non qualificato non è solo un po’ di lavoro nero, è invece un danno alla salute del cliente/paziente. E una apparecchiatura o strumenti o pratiche sedicenti sanitarie irregolari non sono uno strappo ai dettami della burocrazia, sono graffi e sfregi alla salute.

Il 13 per cento, se sembra poco

Tredici per cento, può sembrare perfino poco in una società in cui controlli di regolarità registrano spesso percentuali maggiori di inadempienza per così dire…strutturale. Le cucine e le dispense dei ristoranti, le colonnine dei distributori di carburante, i libri paga nei cantieri edili, i campi della raccolta e semina di frutta e ortaggi, i ricarichi della filiera della distribuzione, il lavoro domestico di colf e badanti…Spesso percentuali di irregolarità e abusivismo ben superiori al 13 per cento. Ma qui si tratta di salute e sapere, constatare che più di una volta su dieci chi cerca sul web (8 siti chiusi dai Nas) e poi va a farsi migliorare l’aspetto in un centro medico trova invece un danno più o meno grave alla sua salute dovrebbe mettere i brividi. O almeno indurre prudenza auto conservativa, l’istinto di sopravvivenza dovrebbe sopravanzare e zittire la superstizione ignorante del “fa miracoli e  costa poco2. Dovrebbe, ma così non è: i siti chiusi riapriranno e, se non proprio silicone, molti e molte si faranno iniettare la qualunque, soprattutto se una qualunque “alternativa”.