Chiesa, orari, lavoro… Non fermate l’altoforno

di Giuseppe Turani
Pubblicato il 20 Agosto 2015 - 17:05 OLTRE 6 MESI FA
Chiesa, orari, lavoro... Non fermate l'altoforno

Foto d’archivio

ROMA – Giuseppe Turani ha scritto questo articolo dal titolo “Non fermate l’altoforno”, anche sul sito Uomini & Business. La Chiesa chiede di non lavorare di domenica e nelle feste comandate.

Non bastavano dei sindacati un po’ retrò, adesso anche la Chiesa si occupa degli orari di lavoro. E con una tesi molto semplice: il lavoro non deve andare a scapito della cura della famiglia e delle buone pratiche religiose (quindi non si lavora alla domenica). Ma si può?

Due casi estremi. Nell’Inghilterra dell’800 nelle prime fabbriche tessili gli operai lavoravano incatenati ai loro telai, insieme alle famiglie, e dormivano sulla paglia. Allora non si trovava nessuno disposto a stare in fabbrica, al chiuso in mezzo ai rumori: incatenarli è stato l’unico modo per trasformare dei contadini, abituati al sole e al silenzio della campagna, in operai (in cambio di una paga e di una certa sicurezza di reddito e più tardi di case e assistenza sociale).

Poi ci spostiamo un paio di secoli avanti in una qualunque “fabbrica” della Silicon Valley(Google, Yahoo, Apple, Oracle, ecc.). E’ quasi un altro pianeta: locali che sembrano un campus universitario, tutti vestiti in modo informale, premi per chi non fuma, va in palestra e mangia vegetariano. Nella Silicon Valley quello che conta è produrre idee e linee di software: uno può anche lavorare tre giorni e poi stare a casa quattro.

Ma non tutto il mondo è Silicon Valley. Vale per tutti la famosa scritta sui muri della General Motors di Detroit: “Passo qui dentro otto ore al giorno della mia vita, e pretendete anche che lavori?”. Ci sono, cioè, dei lavori molto pesanti e molto organizzati (e l’auto è uno di questi, con la “catena di montaggio”) in cui i lavoratori non possono purtroppo scegliere come e quando lavorare: è tutto stabilito prima. Ma così sono anche i lavori agricoli: i pomodori vanno raccolti quando è il loro tempo, e anche l’uva (i contadini, quando è l’ora del raccolto, delle festività se ne sono sempre fregati). Altro esempio: gli altoforni non si possono spegnere, mai. E quindi si lavora anche la notte di Natale e di Capodanno.

Tutto questo per dire che oggi non esiste “il” lavoro: ci sono infiniti tipi di lavoro e di aziende, ognuno con sue caratteristiche e necessità (un lavoro urgente questa settimana, può essere inutile la settimana prossima). Quindi, bene l’invito della Chiesa, ma non spegniamo gli altoforni e non fermiamo le catene di montaggio.