Coronavirus, dopo saremo un po’ più ricchi. Il paradosso di Turani

di Giuseppe Turani
Pubblicato il 13 Maggio 2020 - 10:44 OLTRE 6 MESI FA
Coronavirus Italia, dopo saremo un po' più ricchi. Il paradosso di Turani

Coronavirus, dopo saremo un po’ più ricchi. Il paradosso di Turani (Foto d’archivio Ansa)

Coronavirus, quante sciocchezze! A volte si ha proprio l’impressione di vivere, se non circondati da un popolo di idioti, da un popolo di distratti, pressapochisti,

faciloni, boccaloni. Lo sostiene Giuseppe Turani in questo articolo pubblicato su Uomini & Business. Tre soli esempi.

1- Molti si stanno dilettando in queste ore a pubblicare dati spaventosi, tipo crollo della produzione industriale del 30 per cento e 90 per cento del commercio.

Bene, si tratta di numeri che non vogliono dire assolutamente niente, un po’ come dire che quando piove scende acqua bagnata.

Due mesi di lockdown da coronavirus

Questi numeri sono semplicemente il risultato di oltre due mesi di lockdown.

Se per due mesi chiudo l’intero paese agli arresti domiciliari chi volete che produca e che vada in giro a comprare?

2- Ma, si sente dire come consolazione, quando questa storia finirà, ci sarà un boom spaventoso, roba da immediato dopoguerra, e tutti si rifaranno dei soldi persi adesso.

Sbagliato, naturalmente. A parte negozi e altre attività, nessuno ha perso niente: anzi, siamo tutti più ricchi di prima perché non abbiamo potuto spendere niente. Ma questo è solo un paradosso, benché vero.

Il boom post-virus ci sarà, comunque, e sarà anche molto forte. È nella natura delle cose. Ma, più di questo, dovremmo preoccuparci di quello che accadrà nel giro di due-tre anni, quando si tornerà a crescere intorno all’1 per cento contro i 2-3 che ci servirebbero.

La solita Italia

L’ho già detto altre volte: l’Italia che uscirà dalla crisi sarà identica a quella che vi è entrata, vecchia e burocratica.

3- Poi c’è un siparietto quasi comico. Poiché è evidente che ci sarà un forte intervento dello Stato, una trentina di malcapitati, anche loro scappati di casa, sognano che di fatto arrivi una specie di socialismo. Il coronavirus, cioè, dovrebbe regalarci quello che in cento anni non si è riusciti a fare: la rivoluzione sociale.

Non accadrà. Il coronavirus non sarà il vagone blindato sul quale i tedeschi spedirono Lenin in Russia perché vi facesse la rivoluzione e li togliesse dai campi di battaglia.

Il coronavirus farà solo molti morti, ci costerà un sacco di soldi, e alla fine saremo sempre qui con Di Maio, Grillo e quella nutrita banda che si sono tirati dietro.