Crollo Bot, Borsa boom, sofferenze bancarie + 22%: in Italia luci e ombre

di Salvatore Gatti
Pubblicato il 21 Gennaio 2013 - 09:09| Aggiornato il 26 Febbraio 2020 OLTRE 6 MESI FA
Crollo Bot, Borsa boom: sofferenze bancarie in aumento del 22%

ROMA – Sofferenze nette in aumento, nel 2012, per il sistema bancario italiano. Lo certifica il Monthly Outlook di gennaio 2013 della Abi, la Associazione bancaria italiana. Sono passate dai 50 mila 591 milioni di euro del novembre 2011 ai 62 mila 165 milioni del novembre 2012, con un’accelerazione nella seconda metà dell’anno: 11 mila 574 milioni di euro in più; il 22 per cento in più. Non poco.

Ma se la clientela è in affanno nel restituire i prestiti, lo si deve a un quadro italiano e internazionale a dir poco sconfortante. L’andamento dell’attività economica è debole. Persino Cina, India, Russia e Brasile rallentano. Il prodotto interno lordo dell’area euro è in calo; l’indice di fiducia delle imprese dell’area è negativo, per un meno 14,4 a dicembre 2012. Solo gli Stati Uniti sono in crescita positiva e in accelerazione.

E inItalia? Un bollettino di guerra. Consumi privati, vendite al dettaglio, investimenti in calo; produzione industriale disastrosa. Complessivamente il 2012, secondo la Abi, si chiude con queste cifre: una contrazione del prodotto interno lordo del 2,1 per cento, dei consumi delle famiglie del 3,2, ma soprattutto con un drammatico calo degli investimenti fissi lordi dell’8,1 per cento, foriero di un pessimo 2013.

Nel frattempo (e non è una buona notizia per l’Europa ma anche per l’Italia), la Bce, la Banca centrale europea puntualizza come non siano in programma nuove iniezioni di liquidità (Ltro) alle banche europee; ufficialmente, perché non ci sono al momento problemi per gli istituti. Certo, la situazione attuale, come dice il presidente della Bce Mario Draghi non presenta i rischi sistemici e le gravi disfunzioni dell’inizio del 2012, è alquanto differente. E infatti il livello dei depositi presso le banche dei paesi periferici dell’area euro sono cresciuti e questo è un buon segno. Ma dire che non ci sono problemi è un po’ troppo.

E’ invece a luci e ombre la situazione finanziaria dei risparmiatori, secondo l’outlook della Associazione bancaria italiana. Ombre per quanto riguarda il rendimento dei titoli di Stato italiani, che sono crollati: un Bot rendeva a dicembre del 2011 il 4,02 per cento, a dicembre del 2012 lo 0,96 lordo sul mercato secondario; un Btp passava dal 6,59 al 4,14 per cento.

Luci per quanto riguarda il mercato azionario europeo (mica si può investire solo in Italia). I principali indici di Borsa europei hanno registrato, dicembre 2012 su dicembre 2011, le seguenti variazioni: il tedesco Dax 30 più 29, 3 per cento; il francese Cac 40 più 17,5; il londinese Ftse 100 più 8,1 e il nostro Ftse Mib il 6,6. Poco, ma lo specchio fedele della situazione relativa del Paese.