Deficit 3%: sforare è pagare. E ora che lo dice il governo, che si posta?

di Lucio Fero
Pubblicato il 10 Settembre 2018 - 13:47 OLTRE 6 MESI FA
Deficit 3%: sforare è pagare. E ora che lo dice il governo, che si posta?

Deficit 3%: sforare è pagare. E ora che lo dice il governo, che si posta?

ROMA – Deficit 3 per cento. E che ci frega del 3 per cento è il sentimento popolare coccolato e vezzeggiato da amici, avvocati e portavoce del popolo. Deficit pubblico 3 per cento da non superare, lo vogliono le regole europee. E chi se ne frega dell’Europa matrigna, sorellastra e chi si faccia i fatti suoi è il comune sentire della gente comune e di portavoce, avvocati e amici del popolo. Intollerabile e ottusa regola quella del 3 per cento, anzi imposizione che per il bene del popolo spezzeremo è la promessa e l’attesa del popolo e dei suoi amici, avvocati e portavoce.

Andate in un qualsiasi pubblico televisivo, ascoltate qualsiasi talk in tv, scrutate e prestate occhio e orecchio alla musica e al rumore di qualsiasi social e sempre troverete, troviamo insofferenza, se non sdegno, rispetto questi limiti alla nostra libertà di indebitarci. Insofferente capo il Capitano Salvini che due o tre volte a settimana dice: se infelicitano gli italiani i vincoli europei si saltano. Insofferente in seconda è Di Maio e tutto M5S. Insofferente è la sinistra alla Bersani-Cgil (pare proprio anche alla Zingaretti). Insofferente è soprattutto la gente. Facciamo i debiti che ci pare, facciamo i deficit che ci pare, stampiamo gli euro che ci pare. Magari a buffo, come dicono a Roma, visto che stamparli di nostro euro non si può. Evviva la riconquistata libertà e sovranità e chi non ci sta servo dei poteri oscuri e maligni.

Deficit libero è libertà e sovranità: questo per così dire “postano” e pompano nel paese il governo e i suoi partiti e questo postano sui social i cittadini elettori che vogliono pensioni subito, reddito di cittadinanza, flat tax, sussidi, finanziamenti, sgravi…Deficit libero è stato spiegato ed è entrato nella testa delle gente vuol dire soldi in tasca alla gente. Se non fosse per quei vincoli e divieti europei…i soldi sono lì. Ci sono solo tra il popolo e i soldi i nemici del popolo…

Poi arriva uno del governo, di questo governo, mica del governo dei cattivi. Uno di questo governo che ci fa pure il Ministro del Tesoro. Si chiama Tria e ti dice pari pari terra terra che i vincoli e i divieti non sono quelli europei. Anche se l’Europa permettesse, anche se si arrendesse all’Italia che sfora e sfonda i vincoli di bilancio e deficit, anche se così fosse non sarebbero più soldi in tasca alla gente. Sarebbero invece di meno.

Perché? Perché se sfori e sfondi i vincoli di bilancio, se cerchi di fare più debito devi trovare chi più compra il tuo debito. Tu sfori e sfondi di x miliardi. E quelli che in Italia e sul pianeta ti devono prestare soldi (se vogliono, mica è obbligatorio), risparmiatori, fondi pensione, fondi di investimento se sfori e sfondi di x miliardi rispetto alla ricchezza che produci e quindi alla tua capacità di ripagare il debito, quelli allora ti chiedono per prestarti i soldi x miliardi in più di interessi. Se ti va bene, lo stesso, gli stessi x miliardi che hai avuto l’illusione di poter spendere e mettere in tasca aumentando il deficit. Se ti va bene, gli stessi x miliardi in più li paghi di interessi sul debito. Eccolo lo spread che non è per nulla vero che non è roba che si mangia.

E ora che l’ha detto il governo che nessuno al mondo regala soldi…. Ora che l’ha detto il governo l’ovvietà che se fai più debito ti chiedono maggiori interessi… Ora che l’ha detto il governo che il limite, il vincolo è fisico, economico e non astrattamente europeo…Ora che si posta sui social? Un furibondo attacco alla matematica infame? Un appello per l’espulsione di Tria come traditore del popolo?

Post Scriptum: anche se Bruxelles dicesse di sì, anche se l’Alleanza sovranista europea spezzasse le reni a Bruxelles democratica e liberale, sarebbero gli elettorati a dire di no ai paesi che sforano e sfondano deficit e debito. Perché sarebbero gli elettori spagnoli e francesi e tedeschi e austriaci e olandesi e finlandesi a dover pagare da contribuenti le cambiali emesse dal popolo sovrano di un altro paese dell’euro.