Dialogo con Putin, ma solo a pianterreno

Ravil Maganov e la Lukoil avevano criticato l'utilità della guerra russa all'Ucraina. Casualmente Maganov è venuto giù dalla finestra di un ospedale al sesto piano...

di Alessandro Camilli
Pubblicato il 2 Settembre 2022 - 09:57 OLTRE 6 MESI FA
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Dialogo con Putin, ma solo a pianterreno (nella foto Putin e Maganov)

Mai a quota Lukoil. Di Lukoil compagnia petrolifera russa era presidente del Consiglio di Amministrazione Ravil Maganov. Ultimo domicilio conosciuto di Maganov un ospedale in Russia. Ospedale a più piani, piano d’ospedale con finestre. Da una finestra del sesto piano dell’ospedale è venuto giù Maganov. Venuto giù…capita. Solo i maligni e malevoli asserviti alla Nato e i guerrafondai al soldo Usa, solo i bellicisti cattivi d’animo e di natura possono in tale triste circostanza ricordare, intignare, insinuare. Lukoil e Maganov nella Russia avevano detto “guerra”. Non per farla ma per criticarla e per chiamare quel che Putin fa in Ucraina con il suo nome: guerra. Era stato detto da Lukoil, senza clamore e strida ma sommessamente, che la guerra non conveniva e che poteva essere sbagliata nelle premesse e dannosa nelle conseguenze. Sbagliata e dannosa per la Russia prima ancora che per l’Ucraina.

Caso ha voluto, solo il caso che…

Caso ha voluto, solo il caso ha voluto la assoluta coincidenza che Maganov imboccasse la finestra al sesto piano dell’ospedale. E quindi non vanno tratte conclusioni affrettate e denigratorie nei confronti del regime di Mosca, solo il caso…Caso che però consiglia, se e quando mai si dovesse andare a dialogare con Putin, di farlo restando rigorosamente a pianterreno. Mai salire a quota Lukoil.