Donna sotto treno proprio davanti a me, botta di c… mi faccio un selfie!

di Riccardo Galli
Pubblicato il 4 Giugno 2018 - 10:12 OLTRE 6 MESI FA
Piacenza. Donna sotto treno proprio davanti a me, botta di c... mi faccio un selfie!

Donna sotto treno proprio davanti a me, botta di c… mi faccio un selfie! (foto Ansa)

ROMA – Donna sotto un treno proprio davanti a me, proprio mentre e dove ci sono io, proprio io, io. Il giovane uomo di bianco abbigliato fin nelle scarpe [App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui,- Ladyblitz clicca qui –Cronaca Oggi, App on Google Play], pantaloni al ginocchio incesto tra bermuda e pinocchietti, rasatura craniale come da taglio reality che si intravede e borsello d’antan in dotazione deve aver pensato, si vede proprio che ha pensato: che fortuna essere qui, proprio io, proprio nel momento in cui una è finita sotto un treno.

Per amor di cronaca e verità non deve certo aver pensato una parolina come che fortuna. Avrà pronunciato nella sua mente, di sicuro, un gioioso, eccitato e auto congratulante che culo! E coerentemente al suo look pop/coatto (sì, una dose di sana puzza al naso ci vuole per descrivere appieno e al meglio la forma e la sostanza di questi nostri contemporanei), dopo il che culo che arriva? Arriva il quando mi ricapita e lo devo far vedere a tutti che io ero qui, io, proprio io davanti a una che è andata sotto un treno.

Detto, fatto, il pensiero corre veloce, il giovane uomo bianco vestito è uomo di gesti pronti e di pensiero agile, perfino tenue. Quindi spalle a quella sotto il treno. Non per non guardare, ma per guardare meglio. Spalle a quella sotto il treno con una gamba maciullata per inquadrarla come sfondo di se stesso. Insomma un selfie e che selfie! Una ficata di selfie, un selfie fichissimo, un selfie che così nessuno ce l’ha. Io, io, io e quella sotto il treno!

Purtroppo pare che il giovane uomo bianco pop vestito (in look veritas) sia stato poi scippato della sua gioia e della prova tangibile del culo che aveva avuto a trovarsi lì proprio quando una finiva sotto un treno. Pare che agenti dello Stato oppressivo e oppressore, sbirri del sistema lo abbiano fermato e abbiano fermato la sua libertà. Pare gli abbiano intimato niente meno che di cancellare dal suo cuore e dalla sua mente, insomma dal suo smartphone ( il che coincide ed esaurisce mente e cuore del giovane uomo selfante) le immagini, i selfie con quella sotto il treno a far da sfondo.

Il giovane uomo bianco pop vestito ha tentato di resistere al sopruso ma non c’è stato nulla da fare, lo Stato nemico del cittadino pare abbia prevalso. E quindi niente libera circolazione del selfie con quella sotto il treno sui social e nella vastissima platea di coloro che avrebbero apprezzato il genere e invidiato il culo, il gran culo di potersi fare un selfie così. Peccato, toccherà ripiegare sul solito selfie sulle macerie di Rigopiano o sperare in una frittata stradale su qualche strada o autostrada. Coraggio, d’estate succede, basta avere il culo di esserci e questo, onestamente, non è facile.