Europa senza futuro dai tagli alla ricerca del bilancio Ue

di Salvatore Gatti
Pubblicato il 9 Febbraio 2013 - 09:06| Aggiornato il 13 Giugno 2022 OLTRE 6 MESI FA

BRUXELLES – Il bilancio dellaUnione europea per il 2013-2020, messo a punto venerdì 8 febbraio nel vertice di  Bruxelles, è stato costruito a misura delle lobby europee, agricoltori in testa. Vi si devono cogliere tre aspetti negativi, i primi già colti dall’ Europarlamento stesso, il terzo purtroppo no.

1. Si tratta di un bilancio che crea deficit e che, come sostiene lo stesso presidente dell’ Europarlamento, il tedesco Martin Schulz, è perciò “illegale”: per l’esattezza, crea un deficit di 51,6 miliardi di euro, la differenza tra stanziamenti e effettiva liquidità (quando già il 2013 si chiuderà con un buco di 13 miliardi), il che fa dire a Schulz che rischiamo un “fiscal cliff” come negli Stati Uniti.

2. Non vengono affatto prese in considerazione le richieste del Parlamento europeo stesso: non c’è flessibilità né tra linee di spesa né tra gli stessi esercizi annuali; non è prevista la clausola di revisione di medio periodo; non c’è equilibrio finanziario, come si è visto prima.

3. È gravissimo che i tagli teutonici e non solo si accaniscano sull’unica speranza di futuro, la spesa in ricerca, innovazione e infrastrutture che passa dai 164,31 miliardi di euro proposti dalla Commissione europea (che erano già scesi a 139,54 nel fallito vertice di novembre 2012) a soli 125,69 della bozza Van Rompuy. Circa 39 miliardi in meno tagliati all’unica spesa che può garantire competitività e crescita. Un vero e proprio suicidio economico.