Carla dal Ponte, la pensionata svizzera che salverà il mondo

di Fedora Quattrocchi
Pubblicato il 30 Ottobre 2013 - 14:39| Aggiornato il 26 Febbraio 2020 OLTRE 6 MESI FA
Shale Gas negli Usa

Shale Gas negli Usa

ROMA – “La Svizzera dovrà prima o poi accettare di considerare reato l’evasione fiscale” dichiara oggi su Il Sole 24 Ore la Carla del Ponte, ormai pensionata svizzera, una “apripista ” magistrata di grande coraggio.

Perché ciò salverà il Pianeta? Semplice! Perché se i buchi neri diventeranno bianchi e trasparenti, il ricircolo virtuoso dei capitali, ora silenziosamente atrofizzati. quando magari trafugati o frutto di riciclaggio, saranno di nuovo disponibili, a disposizione per noi della ricerca e della industria per risolvere la crisi energetico-climatica-etica in atto. In altre parole quella economico-strutturale.

Mi potreste rispondere: ma come ? Ora con tutta la manna degli shale gas, vale a dire metano USA a buon mercato … non vi è più il problema energetico!  Niente di più falso vi rispondo e vi risponderei anche foste cinesi, indiani o americani – vale a dire i maggiori responsabili dei cambiamenti climatici e della domanda energetica all’oggi.

Infatti le centrali elettriche, anche a gas naturale, CH4 – ben 20 volte più gas serra della CO2 – ora in crescita anche in USA, bruciandolo ovviamente producono anch’esse gas serra. Questo tipo di centrali ovviamente vanno ora di gran moda con l’ “american revolution” degli shale gas! Gli USA vogliono rendersi indipendenti energeticamente dal medioriente e dal colosso russo, grazie al suddetto “unconventional gas”. Ma tali nuovi idrocarburi non convenzionali, bruciati ancora ed anch‘essi senza tecnologia CCS, si vanno ad aggiungere alla CO2 prodotta dalla miriade di centrali a carbone cinesi ed indiane, oltre a quelle del mondo occidentale e tutte senza CCS.

Insomma sia la zuppa che il pan bagnato emettono CO2 e le compagnie petrolifere si concentrano ora più sullo shale gas che non sul virtuoso Enhanced Oil Recovery (recupero di petrolio secondario) tramite lo stoccaggio di CO2. Insomma con tale filiera andavamo a 100 all’ora ed ora andiamo a 15.

La politica europea deve ri-equilibrare meglio le due filiere nel rispetto dei profitti, voluti necessariamente dai privati, ma anche nel rispetto della rimozione delle cause antropiche del cambiamento climatico, siano esse a carbone o a metano, vivendolo come una opportunità.

In buona sostanza la crisi energetico-climatica è ulteriormente portata a criticità dalla ascesa del gas naturale “non convenzionale” e per di più a basso prezzo dagli USA. A questo punto vi è chi dice che sarà una guerra tra tubi e rigassificatori, vale a dire tra il gas naturale caro che arriva via tubi dall’Oriente e quello americano a basso costo, via nave, che arriva dall’Occidente. Anzi meglio, che arriverebbe se vi fossero rigassificatori lungo le coste.

Inoltre il fatto che sia un gas naturale a basso costo ha indubbiamente rallentato, quando non ridotto al nulla tutti gli sforzi della EU ZEP (Piattaforma Europea Zero Emissions Fossil Fuels Power Plants). Essa oggi si è riunita a Bruxelles, nel suo settore sulla comunicazione e policy della divulgazione della tecnologia, lasciando esporre per 30 minuti le argomentazioni della sottoscritta ed annunciando ch il 26 novembre, a Bruxelles, vi sarà un public hearing al Parlamento Europeo, sulla tecnologia CCS, alla presenza di Eurodeputati, che spero verterà sui seguenti tre punti: i) gli incentivi ed i finanziamenti per i prototipi europei della filiera CCS NON sono procrastinabili anche a costo di fare una momentanea rivisitazione del sistema Emission Trading Systems o addirittura una carbon tax ed un sistema di etichettature carbon-footprint sui prodotti provenienti da Paesi in cui si producono beni con le centrali altamente emissive; ii) anche le centrali elettriche a metano producendo CO2 possono avvicinarsi ad essere Zero Emission, soprattutto con impianti di cattura post-combustion; iii) coniugando la filiera CCS anche con lo stoccaggio di energia, di cui ha tanto bisogno la filiera delle smart grids e delle smart cities, che io ho preferito coniare meglio in “smart regions” cercando di coniugare il tutto con il concetto di “chilometro zero”; iv) coniugando tramite una nuova legge sull’esplorazione del sottosuolo, la filiera CCS con geotermia e le biomasse e rifiuti. Si perchè forse anche i termovalorizzatori oltre alle centrali elettriche, le raffinerie, i cementifici, le acciaierie, potrebbero funzionare a Zero Emissioni.

Qualora qualcosa diventa un bene per tutti – il valore non nullo della CO2 – la nuova moneta apre un nuovo virtuoso mercato, come il bronzo ai suoi tempi, l’oro successivamente, l’oro nero fino ad oggi e l’oro bianco – l’acqua – a breve. Acqua, CO2 da rimuovere: valori su cui investire oggi, come dieci anni fa si investiva sulla new economy del software.

La produzione di energia low carbon da rifiuti chiuderebbe il cerchio, lasciando la spedizione dei rifiuti ad un periodo limitato nel tempo. Vi è invece chi costruisce la propria carriera politica sul NO assoluto ai termovalorizzatori o il NO assoluto agli stoccaggi di geogas e questo ha azzerato il Paese. Ogni caso va studiato a sé, ci sono i NO e ci sono i SI, senza pregiudizi ideologi ma solo input tecnologici e scientifici.

Ricordiamoci che questo è stato il Paese dell’inizio della ricerca sull’atomo, della prima centrale nucleare a Latina, dei primi pozzi di metano europei, della miglior centrale a carbone del mondo ENEL a Torrevaldaliga, della miglior valutazione ANVUR 2004-2010, di un ente di ricerca geofisico costretto, ora al silenzio a causa di una sentenza surreale, è il Paese delle grandi intelligenze che vanno e che tornano e che sulla gestione dell’acqua e della CO2 possono essere da maestri a tutti.

Va bene il consenso cari politici partici, ma per noi tecnici-politici tutto è cambiato di recente: il potere è sapere. la Scienza, dopo il primo grado dell’Aquila è stata equiparata alla politica nelle pene ? Lo sia anche nel potere allora, nelle scelte progettuali e di configurazione del miglior mix energetico come recitato dalla SEN (Strategia Energetica Nazionale), stilata da Monti, anche lui ora ridotto al silenzio dalle basse percentuali di adepti. Spesso la democrazia è la dittatura dei molti incolti sui pochi colti, isolati, vituperati, bruciati nelle loro infrastrutture di produzione, annientati da incentivi a go-go su installazioni elettriche invece che sui megawatt prodotti, riempendo l’Italia di installatori ma di pochi utilizzatori. Le Industrie utilizzatrici: che scappano.

Come sarà finanziata allora la rivoluzione che metterà allora fine tutto questo? Questa rivoluzione energetico-climatico-etica chi la finanziarà ? Proprio quei 70-100 miliardi che si tireranno fuori dalla Svizzera e da paesi consimili o peggio, vale a dire dai paradisi fiscali.

Grazie allora al coraggio del Commissario UE alla fiscalità ed Unione Doganale, Algirdas Semeta, il cui avvento e parole odierne potrebbero essere paragonate, se efficaci, alla rivoluzione di Papa Francesco e grazie alla sede dell’OECD di Rue Andrè Pacal 2 a Parigi, a, due passi guarda caso dalla sede del GAFI, che coordina il tema della trasparenza fiscale tra Stati. L’ultimo mio public hearing a Rue Andrè Pascal nel 2011, era stato pubblicato dalla IEA (International Energy Agency) e più o meno suonava così: gli scenari della Road Map 2009 della IEA fino al 2020 ed al 2050, in termini di riduzione di gas serra, sono disaccoppiati dalla realtà sul campo, ben lontana dagli scenari stessi, soprattutto per la tecnologie CCS.

Grazie soprattutto a Carla Del Ponte, pensionata svizzera, dei nostri sogni energetici… climatici ed infrastrutturali. La specie umana che sopravviverà – compresa quella Artica, dove le speculazioni quasi godono dei cambiamenti climatici, perchè il ghiaccio artico che si scioglie apre le vie per le navi petroliere e le piattaforme petrolifere, te ne sarà grata. Dico questo mentre è appena terminata una imponente tempesta nel Regno Unito, come mai era avvenuto, che ha fatto chiudere anche il passaggio sotto la Manica. Un simbolo. Un avviso.