No fondi Ue a chi fa carne di porco di fondi Ue. Lega vota contro, M5S si astiene

di Lucio Fero
Pubblicato il 18 Gennaio 2019 - 10:32 OLTRE 6 MESI FA
No fondi europei a chi fa carne di porco di fondi Ue. Lega vota contro, M5S si astiene

No fondi Ue a chi fa carne di porco di fondi Ue. Lega vota contro, M5S si astiene (foto d’archivio Ansa)

ROMA – No fondi Ue a chi fa carne di porco dei fondi Ue, bloccare l’invio di soldi europei a quei paesi che non garantiscono un minimo di controlli su dove vanno a finire questi soldi e che cosa davvero questi soldi finanziano, pagano, foraggiano. Sembra una cosa ovvia e, oltre che ovvia, anche salutare, doverosa. La Ue, l’Unione Europea, è una cassa comune, ha un bilancio comunitario e quindi appare ovvio abbia anche una rendicontazione comune che tutti i paesi membri devono rendere efficiente, credibile, accessibile.

Sembra ovvio e su questo si è appena votato al Parlamento europeo: bloccare i fondi Ue a quei paesi che non garantiscono l’indipendenza di una magistratura vigilante tra l’altro sulla corruzione e malversazione di soldi comunitari. E che non dispongono di legislazione credibile anti riciclaggio. Si è votato, la risoluzione è passata a maggioranza. Più che altro una dichiarazione di principio perché poi a decidere di bloccare davvero i fondi Ue dovrebbero essere i governi. E i governi difficilmente lo faranno sul serio.

Comunque si sono opposti i partiti di maggioranza della Polonia, dell’Ungheria e della Romania. Si in Polonia che in Ungheria sono state varate leggi che in sostanza obbligano la magistratura ad operare solo su istruzioni del governo e a non muovere paglia senza che il governo non voglia. In Romania il tasso di corruzione da denaro pubblico, in particolare denaro europeo, viene stimato il più alto d’Europa. Non c’è da stupirsi che i partiti di governo nei tre paesi abbiano votato contro la sola idea di bloccare i fondi Ue a chi non garantisce controllo. Non stupisce anche perché sia Polonia che Ungheria che Romania figurano in testa alla classifica dei paesi che, in proporzione a popolazione e Pil, soldi europei incassano.

Un no al controllo di legalità da parte di Polonia, Ungheria e Romania che viene dal portafoglio. ma anche dal cuore, intendendo come cuore qui l’ideologia politica. Nella risoluzione contro cui hanno votato i partiti di governo in Polonia, Ungheria e Romania si parlava di “Stato di diritto” da rispettare. Ecco, questa dello Stato di Diritto è stata la mosca al naso, questa i sovranisti di Polonia, Ungheria e Romania proprio non la sopportano. E, francamente, dello Stato di Diritto se ne fregano. Stato di Diritto vuol dire principi e valori sovra nazionali. E i sovranisti quindi hanno lo Stto di Diritto come fumo negli occhi.

Per portafoglio e per cuore Polonia e Ungheria e Romania, i partiti al governo nei tre paesi hanno votato contro nel Parlamento europeo. Contro il blocco dei soldi Ue a chi nella Ue non rispetta lo Stato di Diritto.

E i partiti al governo in Italia che hanno fatto, come hanno votato? La Lega di Salvini ha votato contro la risoluzione che impegna a vincolare l’erogazione dei fondi Ue a standard legislativi nei paesi che li incassano. Sovranismo coerente quello di Salvini, all’insegna dell’ognuno fa come gli pare in casa sua. Meglio se ognuno fa come gli pare in casa sua con i soldi degli altri. E’ una forma assai italica quella del sovranismo salviniano. Consiste nel fare come ci pare con le nostre banche. Ma se banca italiana salta, Bce cioè Ue tiri fuori i soldi, magari degli altri. fare come ci pare con pesca, agricoltura…ma continuando a prendere i sussidi Ue. Fare come ci pare con pensioni, fisco, bilancio, debito. E chiedere i soldi degli altri se si sballa.

Esemplare del sovranismo salvinista è l’ira di Salvini, recentissima, verso Bce che scrive alle banche italiane di darsi ulteriore regolata sui prestiti mai più recuperabili. Salvini ha gridato all’ingerenza, al dispetto, alla mossa anti Italia. E’ lo stesso Salvini che quando una banca italiana scricchiola ha sempre accusato Bce di mancata vigilanza. Bce e Bankitalia dove erano? Dunque, se Bce interviene è attentato alla sovranità. Se non interviene è mancata vigilanza e quindi complicità nella crisi bancaria. Sovranismo…commediante?

E M5S come ha votato al Parlamento europeo sulla risoluzione niente soldi Ue ai paesi che non garantiscono onestà e trasparenza nella gestione di quei fondi? Onestà, trasparenza…M5S si è astenuto. Più che l’obiettivo, almeno in linea di principio, di legare i soldi europei ad onestà e trasparenze di chi li riceve, per M5S ha potuto il principio dell’ognuno si fa i fatti suoi. E comunque una lavata di mani leva il dubbio etico di torno. M5S si è astenuto. Forse perché impegnato nella battaglia per diminuire gli stipendi ai parlamentari europei. Nell’impegno a togliere milioni alla casta parlamentare M5S si è distratto riguardo all’uso, spesso corruttivo, di miliardi di euro pubblici.