” Sono innocente, ma da 16 anni sono in carcere…un grazie a mamma Luciana Alpi che non mi ha mai considerato l’asssassino…mi hanno incastrato per coprire gli italiani e i somali che hanno ordinato l’esecuzione di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin…hanno distrutto la mia vita ….un grazie a Federica Sciarelli e Maria Chiara Gazzaniga, inviata di Chi l’ha visto?, che non hanno mai spento i riflettori e che hanno svelato le bugie del cosiddetto supertestimone..”, queste solo alcune delle parole che ci ha rivolto Omar Hashi Hassan, da 18 anni in carcere, condannato come l’assassino di Ilaria e Miran.
Siamo stati, insieme con articolo 21, alla Tavola della Pace, al sindacato umbro dei giornalisti, davanti al tribunale di Perugia, dove è in corso la revisione del processo, innescato dalla ritrattazione di “Gellé” che, nella intervista concessa alla trasmissione di Rai 3, ha confessato di aver mentito.
A questo punto, come hanno sempre sostenuto Giorgio e Luciana Alpi, bisognerà liberare l’ innocente che ha trascorso tutta la sua giovinezza in galera.
A questo punto sarà anche necessario tornare a rileggere le carte per tentare di individuare mandanti ed esecutori e magari anche i depistatori che forse risiedono ancora in Italia e non hanno mai smesso di “inquinare”, nel senso letterale del termine, la comunità economica, politica e sociale.
Sino alla fine continueremo a chiedere “verità e giustizia” per Ilaria e Miran, senza mai dimenticare di chiedere che ad Hashi Omar Hassan sia restituito l’onore e sia messo in condizione di poter riattaccare i fili della sua esistenza ; anche per cancellare la sgradevole sensazione che le cose sarebbero andate diversamente se dietro le sbarre, 18 anni fa, non fosse finito un poveraccio, senza protettori e per di piú somalo, nero e musulmano…