Berlusconi e i sondaggi

di Giuseppe Giulietti
Pubblicato il 26 Dicembre 2009 - 19:22| Aggiornato il 21 Ottobre 2010 OLTRE 6 MESI FA

Il presidente Berlusconi è tornato tra noi, e questo ci fa piacere,e lo ha fatto telefonando a Don Pierino Gelmini,storico e controverso animatore della comunità Incontro di Amelia,che si trova in provincia di Terni.

Nella telefonata,riprese a reti semi unificate,il presidentissimo ha parlato di tutto,ha raccontato storielle,ha decantato i pregi del partito dell’amore,ha usato i toni che si addicono ad uno statista che spera di potersi avvicinare ai santi o quanto meno ai beati. Lo diciamo con ammirazione e anche con un pizzico di invidia perché non riusciremo mai a seguirlo lungo i sentieri che portano verso il paradiso e il regno di Dio.

Per qualche istante avevamo davvero pensato che il Berlusconi risanato fosse davvero un’altra persona,toccata non da un souvenir ma dalla grazia,come usano dire i teologi,ma all’improvviso dal profondo del suo cuore è riemerso il solito grande,immenso,immodificabile Silvio.

“..Il prossimo anno faremo le riforme istituzionali e costituzionali ,perché cosi vogliono anche 2 italiani su 3 che ,stano agli ultimi sondaggi,ci assicurano il loro sostegno..”,così ,con una battuta,ha liquidato quanti si aspettavano un presidente dimesso,in versione buonista natalizia.

Quale dialogo!Quasi tutti gli italiani la pensano ormai come lui,chi dovesse ostinarsi a resistere sarebbe destinato a essere travolto dal partito dell’amore,anzi finirebbe per essere stritolato da un affetto incontenibile.

Noi non sappiamo se gli italiani siano tutti d’accordo con Berlusconi,o se un terzo osi ancora dissentire,tuttavia sappiamo che neppure Lui potrebbe sparare in questo numeri risultati di un sondaggio.

Che piaccia o no,in questi casi,bisognerebbe sempre dare i riferimenti,far conoscere le modalità e l’ampiezza del fantomatico sondaggio e gli stessi media dovrebbero astenersi dal riportare numeri a casaccio che hanno solo e soltanto una funzione propagandistica.

Invece no!Berlusconi può serenamente dare i numeri al lotto,i giornalisti di fiducia li riporteranno,una menzogna prenderà le forme di una verità. Le autorità di garanzia fingeranno di non aver sentito,qualcuno farà un appello ad abbassare i toni.

Come sempre l’appello dovrebbe valere per tutti,ad esclusione di uno,il quale continuerà ad usare i modi e i toni che vuole,perché ,come è noto,i terroristi mediatici sono sempre gli altri,quelli ,per esempio,che di fronte ad un sondaggio taroccato invece di riportarlo con devozione,lo depongono nel più vicino secchio della immondizia,come si usa fare con le sostanze inquinanti.