Finmeccanica, Eni e Berlusconi: non confondiamo i moralismi con la moralità

di Giuseppe Giulietti
Pubblicato il 14 Febbraio 2013 - 14:54| Aggiornato il 28 Giugno 2022 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Non abbiamo simpatia alcuna per qualsiasi forma di giustizialismo e non ci sono mai piaciuti quelli che battono le mani alle sentenze di condanna e vorrebbero vedere i loro nemici nelle patrie galere.

Ancora meno ci piacciono quelli che hanno grande indulgenza verso se stessi e i propri compagni e riservano indignazione e facili moralismi nei confronti degli avversari.

Attenzione, però, a non confondere moralismi con moralità, come ha fatto Silvio Berlusconi tentando una impossibile giustificazione delle tangenti perché “…Tanto è sempre stato così, poi in alcuni Paesi non si può fare diversamente…”.

Un ex presidente del Consiglio, nuovamente candidato per altro, non può dire queste cose, perché nella sua bocca assumono il tono della giustificazione, della complicità, della adesione ad un sistema corrotto e questo non può essere concesso ad una persona che ambisca a ricoprire un ruolo pubblico.

Per altro questa frase è solo una delle tante che hanno fatto di Berlusconi una persona considerata anomala ed ambigua, dentro e fuori i confini d’Italia.

Queste parole, come quelle sulla mafia, su Mussolini, sulle tasse, sui condoni, hanno l’obiettivo di strizzare l’occhio a quei milioni di concittadini che hanno sempre avuto un certo fastidio non solo e non tanto per i facili moralismi quanto per la moralità, che non è un requisito di una parte, ma una precondizione per l’esercizio della attività pubblica.

Nel caso in questione, vicende Finmeccanica ed Eni, per altro i giudici non stanno indagando solo su eventuali mazzette pagate a mediatori esteri, ma anche su buste che sarebbero state date e prese in Italia, su consulenze d’oro, su appalti sospetti, su finanziamenti finiti a partiti, a loro correnti o a singoli notabili.

Berlusconi ha trovato anche il modo di rilanciare, a questo proposito, i suoi strali contro “I giudici ad orologeria”.

Chi sa se verrà mai il giorno nel quale, stupendo tutti con effetti speciali, lancerà i suoi strali contro “I corrotti a tempo pieno”?