No, la moldava no

di Giuseppe Giulietti
Pubblicato il 19 Gennaio 2012 - 17:31 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Persino la tragica e sanguinosa vicenda del naufragio sta ora assumendo i contorni della farsa, dell’avanspettacolo di quarta serie. Non bastava il comandante scappato prima del tempo e che già era riuscito a dichiarare: ” Non so come, sono scivolato e mi sono ritrovato nella scialuppa di salvataggio…”.

Ora a suo sostegno è arrivata una misteriosa signora moldava che, stando alle testimonianze, sarebbe stata con lui, sulla plancia di comando, prima e durante le prime fasi del naufragio. Secondo la signora l’eroico Schettino avrebbe salvato migliaia di vite, con raro sprezzo del pericolo, per non parlare di quello del ridicolo…

Dal momento che odiamo i processi in tv, non vi è dubbio che il comandante avrá diritto ad un processo serio, senza televoto, senza spiriti forcaioli. Detto questo ci fa piacere sapere che esistono agli atti ore e ore di registrazione e di intercettazioni postume, dalle quali si ricavano in modo inequivocabile omissioni, vigliaccherie, ritardi.

Mai come in questa occasione si riveleranno determinanti i testi di queste conversazioni, alla faccia dei bavagli e degli imbavagliatori di ogni risma. Per fortuna che accanto alle legittime ricostruzioni individuali, esistono anche riscontri oggettivi, altrimenti, prima o poi, qualcuno o qualcuna avrebbe proposto di dare la medaglia al valor civile al comandante Schettino e di espellere dal corpo della capitaneria “l’eroico comandante De Falco”.

Auguriamo al comandante Schettino di riuscire a dimostrare la sua non colpevolezza , vorremmo solo pregarlo di non usare mai la espressione ” il tutto è accaduto a mia insaputa, mentre stavo conversando con una signora che mi avevano detto essere la nipote del presidente della Moldavia”. Il naufragio nazionale è passato e passa anche dal superamento del necessario confine tra il dramma e la farsa.