Il post giornalismo del Tg1 di Minzolini sul caso Mills

di Giuseppe Giulietti
Pubblicato il 1 Marzo 2010 - 17:55| Aggiornato il 21 Ottobre 2010 OLTRE 6 MESI FA

Minzolini e Berlusconi

Chiunque volesse formarsi una idea sul post giornalismo potrebbe godersi il video sulle ultime prodezze del Tg1 offerto in tempo reale da Blitz. Ci riferiamo a quel sublime titolo dedicato alla “assoluzione” dell’avvocato Mills.

Si tratta davvero di post giornalismo, di un nuovo genere in rapida e contagiosa diffusione segnato dalla più rigorosa separazione tra le proprie opinioni o meglio le proprie aspirazioni e i fatti. Sotto la testata del Tg1 potrebbero serenamente aggiungere il motto: “Le opinioni del nostro direttore al posto dei fatti…”.

Nel caso del processo Mills, Minzolini, il direttore, si è davvero superato, quel titolo, infatti, non aveva rapporto con la realtà, ma era un vero e proprio atto d’amore per il presidente editore Berlusconi che nella assoluzione sperava per poter cosi urlare la propria presunta innocenza. Invece la Cassazione ha rovinato tutto, ha solo prescritto i reati imputati a Mills, non gli ha riconosciuto la corruzione semplice e ha così lasciato aperto il procedimento a carico di Berlusconi davanti al tribunale di Milano. Persino il mitico avvocato Ghedini non è riuscito ad esultare e ha prudentemente rimandato il commento finale all’atto del deposito delle motivazioni della sentenza che tanto entusiasmo ha invece suscitato nel direttore del tg 1 e in alcuni fedelissimi del presidente anche loro fedeli al motto: “Dei fatti me ne frego, sempre e comunque…”.

Al di là dell’ironia, resta la gravità di un titolo palesemente falso fornito da una testata del servizio pubblico.

I vertici della Rai hanno nulla da dire? La cosa non li riguarda? L’Ordine dei giornalisti, che dovrebbe avere il compito di contrastare le violazioni deontologiche, cosa intende fare? Risponderà alle quasi 40 mila persone che hanno lanciato una petizione contro questa sistematica forma di inquinamento e di cancellazione della realtà fattuale?

Dal momento, infine, che, stando al titolo del Tg1, Mills sarebbe stato assolto e la Cassazione avrebbe finalmente messo in riga i giudici talebani, sarebbe cosa buona e giusta, quando sarà depositata la sentenza, consentire ai cittadini che ancora pagano un canone alla Rai di conoscere cosa davvero ci sia in quelle pagine.

Ci piacerebbe che il Tg1 dedicasse una intera edizione della sera alla lettura di quelle pagine; magari al termine del racconto, il direttore potrebbe esibirsi in uno dei suoi editoriali e lanciare un concorso senza premi dal titolo: “E ora diteci chi era il corrotto e chi era il corruttore?”