La ultima tentazione di Silvio e la Costituzione in pericolo

di Giuseppe Giulietti
Pubblicato il 13 Dicembre 2009 - 17:31| Aggiornato il 21 Ottobre 2010 OLTRE 6 MESI FA

“Dobbiamo realizzare la repubblica presidenziale: lo vuole Berlusconi, lo vuole il popolo..”: sembra di risentire modi e toni dei vecchi cinegiornali,quelli dove si celebravano i fasti del regime e si lodavano le gesta del duce. Le baldanzose parole, tuttavia, non sono opera di un oscuro funzionario del polo RaiSet,ma sono farina autentica del  ministro Claudio

Claudio Scajola

Claudio Scajola

Scaiola, quello che defini Marco Biagi un “rompicoglioni..”.

Dopo giorni e giorni di tiro al bersaglio contro Napolitano, Fini, la Corte costituzionale, i giudici, finalmente viene fuori l’unico vero obiettivo, cancellare la Costituzione, strappare la carta fondamentale, alterare l’ordinamento democratico.

Dialogare o no? Questa non è una domanda, ma una tragica battuta umoristica. C’è davvero ancora qualcuno che di fronte a tanto delirio può davvero credere che Berlusconi sia interessato ad una forma di dialogo alcuno?

La repubblica presidenziale non è il demonio in sé,lo diventa quando a proporla è un signore che controlla tutti i media, insulta i poteri di controllo, svuota la funzione legislativa e piccona ogni ora le istituzioni di garanzia.

Berlusconi non sogna una ordinaria repubblica presidenziale, ma cova il desiderio di realizzare una repubblica presidenziale a telecomando unico, una variante in salsa italiana dei cosiddetti regimi autoritari e populisti.

Per centrare questo obiettivo userà tutti i mezzi possibili e disponibili, sino all’estremo azzardo di chiedere le elezioni anticipate.

Se e quando lo farà, chiunque abbia e avrà davvero a cuore la legalità repubblicana dovrà dare la propria disponibilità a costruire un grande schieramento unitario capace di andare oltre gli antichi steccati e di mettere insieme quanti ancora credono nello stato di diritto e nel principio della divisione dei poteri.

Mai come in questo momento bisogna essere capaci di mettere in cantina ogni rancore e ogni spirito di parte per mettere al centro l’interesse generale,altrimenti il finale di partita potrebbe essere inquietante