Legge bavaglio: “Severino, non imitare chi ti ha preceduto”

di Giuseppe Giulietti
Pubblicato il 27 Aprile 2012 - 14:00 OLTRE 6 MESI FA

Paola Severino e Anna Maria Cancellieri

ROMA – La ministra Severino è tornata ad occuparsi della rete, dei siti, dei blog, annunciando, per altro in modo confuso, la sua intenzione di “Mettere un filtro“, di stabilire nuove regole per la rettifica, di disciplinare il caos che regnerebbe in questi mondi.

Qualche ora dopo, travolta dalle proteste, ha fatto marcia indietro rifugiandosi nella necessità di una autoregolamentazione, vedremo ora dove si fermerà il pendolo.

Molti, troppi, tuttavia, fingono di non vedere e di non sentire ed usano nei riguardi del ministro e del governo, su queste materie, una “delicatezza” che non hanno avuto nei confronti dei suoi predecessori.

Eppure sarà bene non fidarsi troppo e non abbassare la guardia .

Nonostante le negazioni e le smentite anche questo governo è tornato a parlare di una nuova legge sulle intercettazioni.

Nel testo resta l’obbligo di rettifica entro 48 ore anche per la rete, pure per i siti non professionali.

Si tratta di una disposizione palesemente inapplicabile, e che potrebbe aprire la strada a veri e propri provvedimenti di oscuramento più o meno pilotati.

Nello stesso testo si vorrebbero fortemente limitare le intercettazioni e renderene piû difficoltosa e costosa la pubblicazione.

Nel frattempo il medesimo governo alza bandiera bianca sul rinnovo del consiglio di amministrazione della Rai e annuncia che sarà rinominato con la legge Gasparri, perchè anche Monti ha dovuto prendere atto come in Italia, sia piû facile tagliare le pensioni che non tagliare il conflitto di interessi.

Se il governo, come appare evidente, non può e non vuole liberare l’articolo 21 della Costituzione dai tanti lacci che lo soffocano, almeno eviti di aggiungerne altri e si tenga alla larga dalla rete.

Chi ha contrastato i tentati bavagli dei precedenti governi, non si distragga di fronte ai ” bavagli tecnici”.

La stoffa è sempre la stessa!