Minzolini, il badante di Letta

Pubblicato il 11 Agosto 2011 - 18:33 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – La direttrice generale della Rai, signora Lei, ha espresso il suo rammarico per la ” spontanea decisione” del direttore di Rai Tre Paolo Ruffni di passare a La Sette.

Ci sarebbe piaciuto, ma così non è stato, che la medesima esprimesse il suo rammarico anche per l’altrettanto “spontanea decisione” del direttore del tg1, Augusto Minzolini, di mettere il silenziatore al già ovattato pensiero di Gianni Letta.

“In pochi giorni tutto è precipitato”, aveva dovuto ammettere il braccio destro di un presidente del Consiglio che sempre aveva negato persino l’esistenza di una crisi.

Il direttorissimo berluconissimo, sorpreso e forse anche amareggiato da tanto ardire lettiano, ha immediatamente e manzoniamente deciso, ci scuserà Don Alessandro per l’accostamento, di troncare e di sopire, trasformando “Il tutto è precipitato ” in un più digeribile ” tutto è cambiato”.

Nella Italia di Berlusconi nulla può precipitare perchè noi e solo noi disponiamo di un supereroe che tutto vede e tutto prevede, e comunque, nella peggiore della ipotesi, si potrà comunque sempre acquistare le azioni delle sue imprese, tanto garantisce il governo!

Forse il prode Augusto non ha digerito il verbo precipitare perchè lo ha collegato all’andamento degli ascolti del suo tg, che, per l’appunto, stanno precipitando, ma non deve preoccuparsi, può ancora dormire sonni tranquilli, tanto lui non stava nell’elenco dei giornalisti e delle trasmissioni sgradite al presidente del Consiglio, di conseguenza può continuare a fare quello che gli pare.

Nessuno si rammaricherà, salvo qualche milione di spettatori che hanno già scelto di cambiare canale, ma chi se ne frega, tanto pagherà la Rai, con o senza carta di credito aziendale….