Monti nomina commissari ovunque, ma manca quello della Rai…

di Giuseppe Giulietti
Pubblicato il 1 Maggio 2012 - 13:45 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Il questore Monti sta nominando commissari ovunque. Uno si occuperà dei costi della politica, un altro taglierà le spese inutili, un terzo farà la faccia feroce alle burocrazie.

Di commissario in commissario, l’intero Parlamento sarà forse commissariato a colpi di voti di fiducia.

Se Berlusconi lo avesse solo pensato, avremmo avuto le piazze piene e i cortei anche in chiesa.

Certo il silenzio di oggi e i commissari di Monti sono anche la conseguenza del lungo carnevale, delle norme ad personam, della crisi negata, del rifiuto di affrontare la metastasi che già si annunciava.

Eppure, nonostante tutto, non riusciamo a condividere la logica della emergenza e della sospensione sostanziale della dialettica politica e sociale.

L’ assopimento delle coscienze critiche non ha mai portato nulla di buono, per i destini individuali e collettivi.

Tra i tanti commissari  annunciati, tuttavia, manca quello che sarebbe stato più ovvio attendersi: il commissario di vial Mazzini.

Eppure Monti ha parlato di una Rai poco indipendente e poco transparente.

Bene la commissari!

 

Scelga  chi vuole, peschi tra le professionalità del settore, scelga  donne e uomini che abbiano a cuore piû l’interesse generale che non quelli di parte, di partito, di schieramento.

 

Non dia la brutta sensazione che, anche per Lui, sia più facile mettere la fiducia sulle pensioni che non liberare l’articolo 21 della Costituzione dall’ipoteca dei  conflitti di interesse.