Poligono di Cagliari, sentenza boccata d’aria per il diritto di cronaca

di Giuseppe Giulietti
Pubblicato il 7 Marzo 2015 - 12:16 OLTRE 6 MESI FA
Poligono di Cagliari, sentenza boccata d'aria per il diritto di cronaca

Foto d’archivio

ROMA – Una rondine non fa primavera, recita la saggezza popolare, e probabilmente neppure una sentenza positiva riuscirà ad allontanare l’Autunno senza fine che ha colpito il diritto di cronaca. Il Tribunale di Milano, infatti, ha deciso che il “Querelante temerario” possa e debba essere chiamato a pagare per le sue molestie alla libertà di informazione e al diritto di cronaca.

La causa era stata intentata contro il direttore dell’Unione Sarda di allora, Paolo Figus, e contro il cronista Paolo Carta che aveva documentato i danni procurati all’ambiente dalle esercitazioni al poligono di Cagliari. I Querelanti temerari avevano chiesto 500 mila euro di danni.

Il Giudice ha invece stabilito che il cronista non solo ha scritto il vero, ma che dovrà essere risarcito per il danno morale subito a seguito della denuncia. La sentenza è stata salutata con giusta soddisfazione da Filippo Peretti e Celestino Tabasso, presidente dell’Ordine e del sindacato sardo, perché potrebbe costituire un precedente importante e scoraggiare chi pensa di poter usare le querele come arma di intimidazione permanente e preventiva.

Sarà il caso di inviarne copia a chi sta per approvare una legge sulla diffamazione che sembra andare in direzione contraria e che, almeno sino ad oggi, non ha ritenuto di introdurre alcun argine contro chi ha usato ed usa lo strumento della denuncia non per tutelare una dignità lesa, ma per impedire al cronista di illuminare le tante oscurità che continuano a sfregiare la comunità nazionale.