Rosy Mauro e la Lega. Bruciano la strega per salvare gli stregoni?

di Giuseppe Giulietti
Pubblicato il 13 Aprile 2012 - 16:12 OLTRE 6 MESI FA
rosy mauro

Rosy Mauro (Lapresse)

ROMA – Rosy Mauro deve dimettersi, punto e basta! Non solo e non tanto per gli eventuali reati commessi e dei quali si stanno occupando i magistrati, quanto per le infrazioni etico politiche già venute alla luce.

La signora Mauro non è solo una eletta, ma è la vice presidente del Senato.

Nella scala gerarchica della repubblica occupa la quanta posizione, e qualora mai, una probabilità su un milione, dovesse capitare qualcosa agli altri.

Le potrebbe persino toccare il compito di rappresentare la Republica tricolore, una e indivisibile. Le sue dimissioni dal ruolo istituzionale debbono essere chieste e discendere da questa motivazione, e non da altro. Troviamo invece ripugnanti i sabba infernali inscenati dalla Lega a Bergamo contro la “Strega da bruciare”, la mantide che avrebbe plagiato il capo supremo.

Quelle parole, quelle scope impugnate dai maschi padani, quei cori – “Chi non salta Rosi Mauro è…”- sono l’equivalente di quel triste cappio leghista sventolato in aula venti anni fa. Questa volta, peraltro, vorrebbero impiccarsi tra di loro.

La caccia alla strega ci ripugna ,anche perché questo tragico rito padano ha l’obiettivo palese di dare in pasto alla folla affamata un po’ di carne da divorare, affinché si plachi e torni a votare per le ronde padane. La strega deve essere bruciata, affinché gli stregoni possano restare al loro posto. Sarà pure un rito celtico, ma assomiglia assai ai più tradizionali rite del “gattopardismo”. Ovvero fingere di cambiare tutto per non cambiare nulla.