Venezia, via le navi dalla Laguna, ora, prima che sia troppo tardi

di Giuseppe Giulietti
Pubblicato il 29 Luglio 2013 - 06:57 OLTRE 6 MESI FA
Venezia, via le navi dalla Laguna, ora, prima che sia troppo tardi

Vicina da far paura. Nvi in Laguna: finirà prima che sia troppo tardi?

Sono cresciuto in una famiglia legata a doppia filo al mare e ai porti.

Chi faceva il marinaio, chi il sindacalista della gente di mare, chi l’ammiraglio, chi il pilota del porto.

Non dimentico le straordinarie lotte dei portuali non solo per le loro vertenze, ma anche per la democrazia, contro il fascismo e le svolte autoritarie, per dare una mano agli ultimi.

Confesso, dunque, di avere una straordinaria simpatia politica ed umana per quel mondo, fortemente colpito dalla crisi, ma anche dai processi di innovazione che rendono superflue molte funzioni e mansioni.

Proprio perché non ho nessuna ostilità verso questi mondi, vorrei che anche da loro si alzasse un forte grido contro la stoltezza e l’arroganza di chi continua a fare “inchini”, l’altro ieri di fronte all’ isola del Giglio, ieri a pochi metri da piazza San Marco.

Davvero non esistono alternative al passaggio delle grandi navi nel cuore di Venezia?

Possibile che nessuno dei progetti annunciati sia mai stato completato?

Le grandi compagnie, ovviamente, preferiscono passare in Laguna, transitare davanti alla “piazza piú bella del mondo” ed inserire l’inchino tra le offerte speciali della crociera.

Nessuno pensa che sia facile spostare il traffico delle navi in laguna, ma la cosa peggiore sarebbe doverlo fare (Dio non voglia!) sotto l’effetto di un eventuale incidente, magari dovremmo pure sorbirci emozioni e commozioni di chi si appellerà alla ” tragica fatalità, al destino cinico e baro, alla imprevedibilità…”

E non mancherebbero neppure le vibranti orazioni a difesa della unicità di Venezia, magari pronunciate dagli stessi che, sino ad oggi, hanno fatto finta di non vedere, di non sapere, di non sentire.

Al prossimo inchino e tanti auguri!