Grecia/Mercati azionari incerti, Borse imprevedibili…

di Vincenzo Longo
Pubblicato il 17 Febbraio 2015 - 18:31 OLTRE 6 MESI FA
Grecia/Mercati azionari incerti, Borse imprevedibili...

Foto d’archivio

ROMA – Vincenzo Longo di Market Strategist IG ha scritto questo articolo anche sul sito di Giuseppe Turani “Uomini & Business” dal titolo Grecia/Mercati azionari incerti.

Chiusura contrastata per gli indici europei, che riescono a recuperare gran parte delle perdite registrate in apertura di seduta. Il mancato accordo sulla Grecia non sembra aver scalfito più di tanto il sentiment degli investitori. Probabilmente solo sei mesi fa, una simile notizia avrebbe portato a una discesa del 3% in borsa. Nonostante il mercato sembri credere alla possibilità che si arrivi a un compromesso entro il 28 febbraio, questo non sarebbe sufficiente a scongiurare massicce vendite sui listini. Il fatto che non assistiamo a questi movimenti violenti è riconducibile all’imminente partenza del Quantitative Easing della Bce.

Sui desk azionari, le fasi di ribasso vengono sfruttate dagli investitori per entrare in posizione long sul mercato (al rialzo). Questo spiega anche perché il bilancio di molte piazze finanziarie europee sia positivo nelle ultime tre settimane, nonostante la vittoria di Tsipras alle elezioni del 25 gennaio scorso. In questo momento, solo un concretizzarsi della “Grexit” potrebbe minacciare le borse europee.

Intanto, domani l’attenzione degli investitori si sposterà alla riunione formale della Bce, dove probabilmente si discuterà dell’Emergency Liquidity Assistance (ELA) alle banche greche. Sebbene la scorsa settimana la Bce sia intervenuta ampliando i fondi a disposizione del sistema bancario ellenico fino a 65 miliardi, non possiamo al momento escludere l’ipotesi che i membri del Consiglio direttivo di Francoforte possano decidere di sospendere questo sostegno, facendo pressione per il raggiungimento di un accordo tra Atene e i creditori. Questa ipotesi è andata rafforzandosi dopo il report della Bundesbank di ieri mattina, che ha sottolineato come le banche greche non debbano utilizzare i fondi ELA per acquistare debito ellenico a breve termine. Visto il continuo deflusso della liquidità dai depositi delle banche greche e senza il sostegno delle ELA, , mettendo in ginocchio il Paese.

Sul fronte forex, il cambio Eur/Usd oscilla in area 1,14, dopo aver tentato invano il test alla resistenza di 1,1450, grazie anche alla buona lettura dell’indice Zew di febbraio, risultato in crescita rispetto al mese precedente. Delusione è arrivata dai dati statunitensi (Indice Empire State Manufacturing e Indice NAHB), che non hanno avuto un grosso impatto sul mercato. Nella notte l’attenzione sarà rivolta alla decisione della Bank of Japan, da cui non sono attese nuove misure di politica monetaria, mentre domani si attendono i verbali della Bank of England e dalla Federal Reserve, quest’ultimi particolarmente importanti per capire quanto i governatori temono l’apprezzamento del biglietto verde e il rallentamento dell’inflazione.