Euro: senza, Italia morta, ma così arma inutile per l’Europa

di Gustavo Piga
Pubblicato il 3 Febbraio 2014 - 09:18| Aggiornato il 26 Febbraio 2020 OLTRE 6 MESI FA
Euro: senza, Italia morta, ma così arma inutile per l'Europa

Senza l’euro l’Ialia sarebbe morta, ma oggi per l’Europa è inutile

Ho sempre creduto che l’euro è la condizione necessaria per sedersi al tavolo dei potenti e influenzarne le decisioni. Un “sigillo”, come la moneta è sempre stata, del potere politico.

Se l’area euro oggi crollasse, per i cinesi sarebbe probabilmente una benedizione più che un incubo come pareva solo 10 anni fa. Perché rispetto ad allora il mondo appare sempre più avere due soli padroni: Cina e Stati Uniti. E sono certo che il leader cinese di turno oggi esclamerebbe, nel silenzio della sua stanza prima di andare a dormire ogni sera, “non mi piace un mondo con tre padroni: sono felice che accanto al dollaro ci sia la nostra moneta e basta”. Perché in due si comanda meglio che in tre. Certo, per i comandati sarebbe meglio averne tre che due di padroni, più opportunità e tutele. Ma non si può avere tutto dalla vita, specie una Europa forte.

L’euro è condizione necessaria ma tuttavia non sufficiente per sedersi al tavolo dei potenti, lo nota anche Prodi, “non contiamo nulla”. Come mai?

Immaginate di avere una pistola e di non armarla con i suoi proiettili: a chi farete mai paura? La moneta, forte e credibile, è sempre stata l’arma dei sovrani per affrontare le emergenze, spesso sotto forma di guerre. Solo un Paese con una moneta credibile poteva e può permettersi di finanziarsi spade, fucili, cannoni, missili meramente stampando carta moneta e emettendo titoli che potrà collocare e rimborsare più avanti. Oggi l’emergenza europea non si chiama conflitto bellico, ma sociale: per affrontarlo e vincerlo dovremmo mettere mano al portafoglio monetario e regalare al Continente infrastrutture e solidarietà là dove ce n’è più bisogno. Aiutati, perché no, da una conseguente svalutazione del cambio, come in Giappone.

Abbiamo in pochi anni generato una credibilità anti-inflazionistica tale che ci viene riconosciuta in tutto il mondo, visibile nel livello di cambio apprezzatissimo della nostra valuta. E che ci facciamo di questa arma potente che è la nostra credibilità acquisita? Nulla. La miriamo e rimiriamo come degli idioti mentre la bestia della recessione ci sta mangiando vivi, senza puntargliela addosso.

Mi fanno sorridere coloro che dicono che la soluzione che propone Prodi “è che l’euro svaluti del 15-20% e che sia forte come la lira. Opssss…. in sintesi per Prodi l’Euro funzionerebbe se fosse la lira.” Oh no, prodi economisti, pensate un po’ più in grande per favore. Prodi dice il contrario. Che l’unica soluzione per contare è quella di tenersi stretta, per motivi politici, la valuta unica ma di fare quello che testardamente e stupidamente non stiamo facendo: usarla per generare sviluppo e uccidere le tensioni sociali che rischiano di uccidere l’Europa. Altro che liretta, che a quel tavolo con Cina e Stati Uniti non ci avrebbe mai portato, facendoci una colonia del resto del mondo, altro che della Germania.

Una valuta è forte quando può svalutarsi senza perdere credibilità a fronte di politiche espansive fatte per venire incontro ad una esigenza subitanea ed urgente, come una guerra o una recessione. Stati Uniti e Giappone insegnano, chi ieri, chi oggi: quasi mai l’amministrazione statunitense si è preoccupata del valore della sua moneta, eppure questa è sempre detenuta come riserva di valore in tutto il mondo, anche quando si svalutava per venire incontro alle politiche anti-recessione di Washington.

La forza di una moneta non sta tanto nel suo valore corrente, quanto nella sua capacità di essere assorbita senza grandi scossoni dai mercati internazionali quando ne viene emessa una grande quantità in momenti di difficoltà per il sovrano. Un sovrano debole è colui che non trova finanziamenti quando li cerca.

Ve ne sono di due tipi, di sovrani deboli. Il primo viene cancellato dalla storia con tipici fenomeni di iperinflazione da incredibili emissioni di moneta, un burlesco dittatore sudamericano per esempio.

Ma un sovrano può anche essere debole se non usa le sue armate potenti per affrontare un nemico che alla fine prevarrà di fronte a tanta negligenza. Anche questo sovrano verrà cancellato dalla storia. Roma docet.