Giù al sud… d’Europa. Riformare le istituzioni pubbliche

Pubblicato il 20 Aprile 2012 - 07:58 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Esistono davvero un’Europa del Nord virtuosa ed una del Sud sciagurata? Wendy Carlin, economista dell’University College of London ha diviso l’Eurozona in Nord (Germania, Benelux, Austria e Finlandia) e Sud (Italia, Spagna, Grecia e Portogallo), lasciando fuori la Francia (non pienamente nordista) e l’Irlanda (non pienamente sudista). Ha analizzato le performance delle due aree, cercando poi di determinare le cause di eventuali differenze e ne ha tratto come risultato una notevolissima asimmetria di qualità istituzionale tra Nord e Sud.

La prima carenza del Sud (nei grafici mostrato in rosso) è l’incapacità di gestire la sua competitività (fatta di rapporto tra costo del lavoro, a sinistra, e produttività, a destra) con una coesa politica di coordinamento governo-sindacati-imprese fatta di moderazione sindacale, riorganizzazione delle imprese e visione politica come invece ha fatto la Germania, o meglio il Nord (in blu). E’ così che il Sud ha messo a rischio l’euro, visto che la sua competitività all’interno di un’area a cambio fisso è per questo precipitata.

Dobbiamo disperarci? Siamo irrecuperabili? Non è detto. Il secondo grafico ci dice che durante gli anni d’oro della tumultuosa crescita sudista degli anni 50-60, il comportamento del Sud fu ben più virtuoso di quello della nostra generazione. Ce la fecero i nostri padri, i nostri nonni… grazie a loro per quanto hanno fatto per noi.

La soluzione è essenziale e semplice: che la nostra maledetta generazione metta i nostri figli nelle condizioni culturali, nella predisposizione e nel contesto migliori per permettergli di darsi da fare per tornare a quegli splendidi anni del dopoguerra. L’ha fatto il Nord e non siamo secondi a nessuno: basta fare le politiche giuste dialogando in maniera ambiziosa e visionaria con tutte le controparti del sistema produttivo, facendo sistema e abbandonando le riforme inutili e perdenti.

Nel terzo grafico si mette a paragone Europa del Nord (blu) e del Sud (rosso) secondo 4 indicatori di governance, per 2 diversi bienni: rispetto delle legge, controllo della corruzione, qualità della regolazione, efficacia del governo.

Sono due i risultati chiave: il Nord è sempre meglio del Sud, in tutti gli anni. Ma, più importante, in tutti gli indicatori il Sud è peggiorato rispetto al Nord nel biennio più recente. La forbice, già pesante nel 2000, nella qualità delle istituzioni pubbliche si è allargata.

Ecco perché l’unica riforma che merita di ricevere tutta la nostra attenzione è quella della Pubblica Amministrazione. Come competere con il resto del mondo se le nostre istituzioni pubbliche collassano rispetto a quelle del resto del mondo? Come? Se vogliamo consegnare come futuro ai nostri figli il passato che ci consegnarono i nostri padri, dobbiamo lavorare sodo e duro per migliorare le nostre istituzioni. Ma è alla nostra portata.