I cadaveri eccellenti della politica italiana

di Giuseppe Turani
Pubblicato il 18 Febbraio 2015 - 12:07 OLTRE 6 MESI FA
Matteo Salvini (foto Lapresse)

Matteo Salvini (foto Lapresse)

ROMA – Giuseppe Turani ha scritto questo articolo anche per Uomini & Business col titolo “Cadaveri eccellenti”.

Nella politica italiana ci sono alcuni gradassi urlanti che in realtà sono già morti, politicamente, ma che fanno finta di avere il vento in poppa. Il primo di questi, tanto per cambiare, è il grullo genovese. Ormai è ufficiale: mentre qualche anno fa il suo blog stava nella top ten mondiale, adesso è molto vicino alla posizione ottomila.

La gente, cioè, si sta progressivamente stufando di andare a leggere le minchiate che lui e i suoi collaboratori scrivono, sempre con l’aria di aver scoperto chissà che cosa. Spesso poi scrivono appositamente il falso. In realtà, questo blog è diventato un colossale ricettacolo di stupidaggini e la gente se ne sta accorgendo. E se ne va. Lo lascia al suo destino.

I sondaggi continuano a attribuire al m5s una gran quantità di voti, ma è probabile che siano inconsapevolmente errati. Le prossime prove elettorali, cioè, saranno un’amara sorpresa per il grullo, che di certo non conquisterà alcuna maggioranza e che dovrà rassegnarsi con il suo gruppetto di fedeli a fare un po’ di caciara in Parlamento.

Un’altra che forse ha addirittura i giorni contarti è Susanna Camusso, la segretaria generale della Cgil. Ormai anche dentro la sua organizzazione la maggioranza ammette che si è rivelata inadatta e che sta inabissando lo storico sindacato. Le ha sbagliate quasi tutte e infatti la Cgil oggi è scomparsa dalle scena. Purtroppo, al suo posto si sta candidando Maurizio Landini, un altro cadavere eccellente: a Pomigliano il suo ultimo sciopero ha raccolto 5 adesioni su quasi 1500 lavoratori. Roba da far ridere tutta l’Italia. Forse anche per questo lui vuole andare al posto della Camusso, lasciando la poltrona della Fiom, diventata ormai scomodissima.

Ma c’è un altro che forse è già nei guai e fa finta di non saperlo. Si tratta di Matteo Salvini. Ormai vive in televisione, dove sproloquia su qualsiasi cosa con una sicurezza impressionante (sull’economia dice cose che non direbbe nemmeno un bambino delle scuole medie). Salvini è ormai convinto di poter guidare il centrodestra (tipico caso di megalomania da Tso). Invece la bomba potrebbe scoppiargli in casa. A Verona c’è il sindaco leghista Tosi che non sopporta Salvini e nemmeno il presidente della Regione Zaia. I conflitti dentro questo gruppetto sono continui. E da qualche giorno si parla persino di una possibile scissione della Lega da parte di Tosi, che se ne andrebbe portandosi via la “polpa”, cioè il Veneto. Per molti, insomma, gli show televisivi stanno per finire.