Ucraina. Vigilia tregua, sangue scorre, scetticismo esperti su accordi Minsk

Licinio Germini
Pubblicato il 13 Febbraio 2015 - 16:36 OLTRE 6 MESI FA
Carri armati a Donbass

Carri armati a Donbass

UCRAINA, KIEV – Combattimenti e bombardamenti continuano a martoriare il sud-est ucraino alla vigilia della tregua prevista dai nuovi accordi di Minsk. E con essi continua ad allungarsi la scia di sangue.

Stando a quanto riportano le autorita’ ucraine e quelle dei separatisti, sono almeno una ventina le persone che hanno perso la vita nelle ultime 24 ore nel Donbass nel fuoco incrociato: un bilancio che non appare di certo come un segnale positivo in vista del cessate il fuoco che dovrebbe scattare alla mezzanotte tra sabato e domenica.

Le forze governative fanno sapere di aver perduto otto uomini tra giovedi e venerdi, mentre altri 34 sono rimasti feriti. Resta invece difficile stilare un bilancio dei caduti nelle file dei miliziani. Ma a pagare il prezzo piu’ alto in questo conflitto sembrano essere sempre i civili.

A Donetsk, roccaforte dei ribelli, stando al portavoce del ministero della Difesa dei separatisti locali, nelle ultime 24 ore i bombardamenti dell’artiglieria di Kiev o delle milizie alleate hanno ucciso almeno tre civili. E a Gorlivka – a nord-est di Donetsk – i filorussi denunciano l’uccisione di almeno altre quattro persone, tra cui un bimbo di un anno e due bimbe di sei e 12 anni.

Almeno altri tre civili avrebbero inoltre perso la vita a Lugansk – l’altro baluardo ribelle – in un bombardamento notturno. E non lontano, nella cittadina di Shastie, almeno altri due civili sono stati uccisi da colpi d’artiglieria – stavolta sparati dai separatisti, sostiene il governatore locale pro-Kiev – che hanno completamente distrutto una caffetteria. Proprio l’arretramento degli armamenti pesanti a distanza di sicurezza a partire da martedi’, in modo da creare una zona cuscinetto ed evitare i bombardamenti sui centri abitati, e’ tra i 13 punti dei nuovi accordi siglati giovedi a Minsk.

L’intesa e’ stata letta come un segnale di speranza, ma e’ allo stesso tempo accolta con profondo scetticismo da molti esperti. Sono infatti molte le ombre che restano sullo sfondo del negoziato: dallo status delle regioni ribelli al controllo dei confini russo-ucraini. Inoltre non e’ chiaro come sara’ risolta la questione di Debaltseve, uno snodo ferroviario di grande importanza strategica attorno al quale i ribelli sostengono di aver circondato migliaia di soldati ucraini.