Dalle banche di Spagna “Al lupo!” Stranieri via da euro e depositi, italiani no

di Lucio Fero
Pubblicato il 28 Maggio 2012 - 13:50 OLTRE 6 MESI FA

ROMA- Al mattino dell’ultimo lunedì di maggio 2012 Bankia, la banca spagnola di fatto nazionalizzata dal governo di Madrid per non farla fallire, non vedere sprangati i suoi bancomat, non vederla franare sulle altre banche e sui cittadini spagnoli, perde il 27 per cento del suo valore in Borsa. E’ la stessa mattinata in cui lo spread tra il titolo di Stato spagnolo e quello tedesco va a quota 510, Madrid vende le sue obbligazioni decennali ad un tasso di interesse ben sopra il sei per cento. E’ un’altra delle tante mattine in cui si grida e si ascolta quel che a tutti appare ormai come il solito “al lupo, al lupo”. Tanto, il “lupo” sta lassù e ulula…ma non arriva mai.

Certo, in Grecia i correntisti hanno tirato fuori dalle banche ufficialmente un quarto dei depositi, in realtà sono anche di più ma meglio non dire. Certo, le banche greche se l’Europa non versa e ricapitalizza per loro durante l’estate vanno a gambe all’aria. Ma quante volte si è detto, letto, sentito, calcolato che la Grecia ci porta tutti al salasso? Tante, troppe per credere che una data, una qualunque data vera, sia poi proprio quella buona. Certo, dalle banche spagnole una settantina, chi dice più chi dice meno, di miliardi depositati sono stati tolti e messi sotto qualche “materasso”. Certo, se saltano le banche spagnole e il governo di Madrid deve pagare per loro, allora tutti i soldi dei Fondi Salva Stati europei finora pensati sono già belli e finiti. Il quotidiano El Mundo annuncia che il governo spagnolo sta per “gettare la spugna” e chiedere i soldi all’Europa. Ma proprio oggi deve succedere, proprio la prossima settimana, il prossimo mese e semestre?  Certo, è “al lupo”, ma quando mai arriva davvero il lupo.

Certo i fondi di investimento americani e internazionali hanno ridotto di molto, in certi casi quasi a zero il “portafoglio euro”. Insomma l’euro lo vendono e non lo comprano. Se ne liberano, alleggeriscono, i più disinvolti vendono euro allo scoperto e ricomprano scommettendo e sapendo che ricompreranno a valore più basso. Infatti l’euro scende e soprattutto si dirada nei portafogli dei fondi. Sarebbe un segnale, e che segnale. Ma deve essere il solito “al lupo” con cui ci siamo abituati a convivere e che ci fa ormai da colonna sonora in sottofondo.

Certo gli stranieri, gli investitori stranieri hanno ritirato 92 miliardi di euro dalle banche italiane. Ma i correntisti italiani non seguono il vento e hanno colmato il vuoto: depositi e raccolta bancaria in Italia “tengono”. Nessuno in fondo crede allo “al lupo, al lupo”.  In fondo è una favola e quel “lupo” arriva davvero solo nella favola, o no?