Berlusconi, cioè crisi ed elezioni. Sasso rotola, valanga arriva

di Lucio Fero
Pubblicato il 5 Agosto 2013 - 13:31 OLTRE 6 MESI FA
Berlusconi, cioè crisi ed elezioni. Sasso rotola, valanga arriva

Berlusconi, cioè crisi ed elezioni. Sasso rotola, valanga arriva

ROMA – Sarà crisi di governo e poi saranno elezioni. Presto se non prestissimo sarà così che va a finire. Nella migliore o peggiore delle ipotesi, vai a sapere, crisi di governo in autunno 2013 inverno ed elezioni in primavera 2014. Ma come? Non ha detto appena ieri Silvio Berlusconi che il “governo deve andare avanti”? Sì, Silvio Berlusconi lo ha detto in un comizio di scarsi 15 minuti in cui ha anche detto, tra l’altro, che è “segreta” l’adesione a Magistratura Democratica, che l’evasione fiscale a lui imputata è stata di sette milioni di euro…Sia detto per inciso, sono entrambe palesi bugie anche se non è il caso di esser pignoli. Solo che da sempre nelle parole di Berlusconi il vero, l’improbabile, il falso, il teatrale, l’inventato, il possibile, l’eventuale e il francamente bugiardo sono inestricabilmente connessi. Perché mai dovremmo credere alle parole di un comizio e non alla concatenazione dei fatti, allo sviluppo plausibile dei fatti?

C’è chi sostiene che Berlusconi non farà la crisi di governo perché teme i suoi possibili esiti. Teme cioè che Napolitano non sciolga le Camere e favorisca invece l’avvio di un governo Letta-bis con Scelta Civica e un po’ di Cinque Stelle al posto del Pdl. Teme che Napolitano in caso non gli riesca neanche questo si dimetta e che quindi il Parlamento che c’è elegga un nuovo capo dello Stato diciamo alla Rodotà. Berlusconi temendo tutto questo, c’è chi sostiene che Enrico Letta, con il Pdl o con altri, arriverà fino al 2015. E’ singolare che chi così legge gli sviluppi politici sia qualcuno che ben conosce e da tempo la natura profonda di Berlusconi e del Pdl. Singolare perché stavolta questa previsione del Berlusconi che non fa crisi né elezioni ignora la natura profonda appunto sia di berlusconi che del Pdl.

Berlusconi non è politico con cui si possano fare patti e vederseli rispettati. Non è un giudizio, è una ventennale constatazione. Berlusconi e il Pdl sono macchine da campagna elettorale, quello e solo quello. La fatica del governare, prima o poi il governo Letta-Alfano qualche scelta in materia economica dovrà farla,consiglierà alla destra di governo e di opinione di “sganciarsi”. Quindi Berlusconi per natura, istinto e competenza vuole la crisi e le elezioni anticipate. Preferirebbe che a portargliele in regalo fosse il Pd che dichiara di non farcela più a governare con un condannato per truffa allo Stato che ricatto lo Stato, così si spiega il comizio di via del Plebiscito. Ma se il Pd non gli farà questo regalo, Berlusconi farà da solo. Alla lunga in autunno.

E il Pd non potrà reggere, ed è giusto e sano che non regga oltre una certa misura e un certo punto. Se avesse piena nozione dei fattori e vettori in campo Enrico Letta si dannerebbe per realizzare subito una nuova legge elettore che, insieme alla legge di stabilità finanziaria di fine anno, è l’unica cosa utile e concreta che può fare. Fare prima che Pd e Pdl si separino con la velocità di nun ascensore che va giù senza freni e l’ineluttabilità di una deriva dei continenti. Sarà crisi di governo perché il sasso Berlusconi ha già cominciato a rotolare, è già masso, procede nella neve e farà, sarà valanga. Crisi, nonostante Letta e nonostante Napolitano.

E poi non ci saranno altri governi, men che mai con “aiutini a cinque stelle”. Quando la valanga punta a valle non la fermi con uno steccato. Fuor di metafora, una coalizione Pd-M5S, anzi pezzi di M5S e pezzi di Scelta Civica servirebbe soltanto, avrebbe solo la consistenza temporale che consente a Berlusconi e alla destra l’ennesima rimonta elettorale e avrebbe l’unico senso di dare il tempo e il modo di sbarrare la strada a Renzi e di trovare un candidato premier della sinistra ancora una volta capace di perdere. E la crisi e poi le elezioni quanto costano? Una barca i soldi. Ma questo è un altro, drammatico, discorso.