Grillo denuncia Renzi: “abuso credulità popolare”. Lui sì che se ne intende

di Lucio Fero
Pubblicato il 2 Dicembre 2016 - 15:03 OLTRE 6 MESI FA
Grillo denuncia Renzi: "abuso credulità popolare". Lui sì che se ne intende

Grillo denuncia Renzi: “abuso credulità popolare”. Lui sì che se ne intende

ROMA – Grillo ha promesso di denunciare Renzi a qualche magistratura per il reato di “abuso di credulità popolare”. Insomma Renzi sarebbe, anzi secondo Grillo è, da portare in Tribunale perché fa credere alla gente cose che non esistono e spaccia per possibile l’impossibile e prende in giro il buon popolo (credulone?) ingannandolo ad arte. La, le prove da esibire in Tribunale a carico di Renzi? La scheda elettorale, i numeri sul Pil e sull’occupazione e la tremenda e pessima abitudine di Renzi di comunicare come cose e leggi fatte quelle che in quel momento sono solo intenzioni del governo. Intenzioni incartate in lucida confezione, ma solo intenzioni. (Su questo punto Renzi è davvero in difetto, in gran difetto).

Ma se fossero punibili i politici e i movimenti politici perché cercano di far credere come vere e in palmo di mano cose che non esistono, se fosse reato da giudicare in Tribunale spacciare l’impossibile per possibile, se raccontarla non giusta al popolo elettore fosse comportamento da reprimere per via giudiziaria, non uno dei politici nazionali e locali sarebbe fuori da un processo o da una galera, al massimo sarebbe ai domiciliari tra una condanna e l’altra. Tutti “abusano della credulità popolare” e tra i tutti c’è ovviamente anche M5S. Anzi di abuso della credulità popolare Grillo lui sì che se ne intende.

Grillo in persona e il suo movimento “abusano della credulità popolare” andando ormai da tempo in giro per l’Italia a raccontare che, non fosse per quei maledetti infami che bloccano, eccolo lì pronto per tutti un salario di cittadinanza ad ogni fine mese. Si prende questo stipendiuccio per il semplice fatto di esistere, di essere cittadino italiano. Si paga a tutti, non solo a chi ha perso il lavoro. Anche a chi il lavoro non l’ha mai trovato. Anche a chi il lavoro non l’ha mai cercato. Salario per tutti, salario quanto? Quanto non è stato mai detto ma è stato sussurrato eccome: sopra i mille euro al mese.

E la gente ci ha creduto e ci crede che possa esistere qualcuno e qualcosa che paga a fine mese mille e più a tutti. La gente ci ha creduto e crede che possa esistere salario sociale senza produzione di ricchezza. La gente ci ha creduto e crede che si può fare la mille al mese e pure più garantita anche senza lavorare. Qualcuno glielo ha fatto credere alla gente.

E qualcuno ha fatto credere alla gente che se domani sbaracchi baracca e burattini, Unione Europea ed euro, la mattina dopo con il tuo stipendio o pensione tornati in lire ci compri più cose, valgono di più. Quando un’uscita dall’euro è stata accennata in Grecia i bancomat sono diventati dei contagocce: prelievo massimo 60 euro al giorno. Quando un paese con l’euro dovesse manifestare l’intenzione di uscirne, chi ha in tasca o in banca euro non avrebbe nessuna voglia di cambiarli con moneta svalutata. Sarebbe assalto e disperato tentativo di accaparrarsi euro, con conseguente blocco o quasi dei pagamenti e transazioni. Ma qualcuno ha fatto e fa credere che una lira-bis possa valere e comprare come un euro.

Qualcuno fa credere che i vaccini ammalano, M5S sulla questione fa tra il pesce in barile e il Ponzio Pilato. Qualcuno fa credere che si possa versare contributi pensionistici per 35 anni (anche meno) e poi ricevere la pensione per 25 anni di vita e che siano i “soldi suoi” che tornano a casa sotto forma di pensione. Qualcuno fa credere che aritmetica e matematica siano un trucco della Casta ai danni della gente e che 35 di contributi siano pari a 25 di assegni pensionistici.

Qualcuno fa credere che scie chimiche e chip sotto pelle insomma no, ma anche sì. Qualcuno fa credere che un Comune possa e debba essere vegano e benedire e scomunicare ciò che si mangia. Qualcuno fa credere che non solo basta essere onesti ma avanza pure, che essere competenti e professionisti sia sospetto e nocivo. Qualcuno fa credere che la democrazia sia un’eterna assemblea di condominio riunita in permanenza allo scopo fondamentale di dire la propria su tutto, anche e soprattutto su quello su cui si è incompetenti e ignoranti. E anche ovviamente allo scopo primario di impedire che qualcuno altro dei condomini faccia qualcosa.

Qualcuno fa credere che la volontà popolare sia onnipotente e che se la volontà popolare domani posta in massa la richiesta cessi ogni crisi, lavori, stipendi, salari sgorghino, tasse evaporino, ciascuno diventi medico, architetto, avvocato, ingegnere, amministratore, manager, costituzionalista…Ecco, allora, se la volontà popolare ha postato, allora si può e si deve. E se non si fa va trovato e punito l’infame che toglie il pane di bocca al popolo.

A proposito di Costituzione, qualcuno fa credere da mesi che la riforma su cui si vota domenica sia un testo di legge che incrocia e mixa i paragrafi del Mein Kampf di Hitler e del Libretto Rosso di Mao. Qualcuno fa credere che sia un grande affare dire vaffa al governo durante il quale è andata un po’ meglio di prima. Se non è abuso di credulità popolare questo…Qui, con Grillo che imputa l’abuso a Renzi, siamo oltre perfino il classico bue che dice cornuto all’asino. Siamo, dovremmo essere quando si racconta di salario per tutti e felice decrescita della produzione insieme, alla caduta di credibilità di chi va a dirlo in giro. Ma tanta e tanto forte è la credulità che la credibilità non cala, anzi.