Licenza di evadere fino a 100mila euro, l’ultima raffica dal bunker Pdl

Pubblicato il 24 Agosto 2011 - 13:22 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – E’ l’ultima raffica dal bunker del Pdl: per tentare di non perdere le prossime elezioni sparano il Condono fiscale, ovviamente “tombale”. Il Pdl è la casamatta principale, la cabina di regia, anzi la prima bancarella del mercato. Ma impegnati a vendersi qualunque cosa pur di non perdere un voto non sono solo quelli del Pdl, al partito di Berlusconi-Alfano fa da sponda, e che sponda, la bipartisan Anci, Associazione dei Comuni, di destra e sinistra. La merce esposta sulla bancarella è la licenza ad evadere le tasse fino a 103mila euro se menti nella dichiarazione dei redditi e fino a 77mila euro se ci hai provato ad essere un evasore totale, cioè a non presentarla proprio la dichiarazione. Nella bozza del nuovo condono si legge: “Chi aderisce al condono tombale inibisce l’esercizio dell’azione accertatrice e dell’eventuale azione penale quando i tributi evasi superano la soglia di rilevanza penale, oggi 103mila euro o 77mila”. Chiaro no? Alla bancarella del condono i milioni di evasori fiscali si comprano il diritto ad evadere, fino a 103mila o 77mila euro. E questo diritto-licenza se lo comprerebbero a modico prezzo, pagando circa un terzo forfettario delle tasse dovute e non pagate.

Si venderebbero, anzi si vendono anche la mamma, la moglie e la figlia pur di non perdere le elezioni. Il più attivo a fabbricare il condono tombale prossimo venturo è Gianni Alemanno. Le prime bozze di emendamento portano la firma di Maurizio Leo, Antonio Mazzocchi e Amedeo Laboccetta. Sono gli arditi, gli esploratori avanzati del nuovo condono. Ma l’idea affascina tutta la destra. Ed ecco la ragione del fascino, ragionano così: se tocchiamo le pensioni, anzi l’età pensionabile perché le pensioni in essere non le tocca nessuno, se alziamo l’Iva, se facciamo pagare le tasse, anzi addirittura più tasse a chi già le paga, qui finisce che perdiamo le elezioni. Per cui vendiamoci la licenza di evadere: l’elettorato non si innervosisce, anzi ci sta e ci si tuffa.

Si vendono la “mamma”, cioè la credibilità finanziaria dello Stato. Credibilità verso i mercati e l’Europa che dubita di noi a medio e lungo termine, infatti i cds, le assicurazioni sui titoli di Stato a dieci anni, i mercati li tengono alti, più alti di quelli spagnoli. Mercati ed Europa ci chiedono di essere “strutturalmente” affidabili, cioè di spendere regolarmente di meno o di incassare regolarmente di più o di produrre più ricchezza. Ma questo a “quelli del condono” appare troppo e troppo rischioso, preferiscono metterci l’astuta “pezza” del condono. La stessa astuzia che una famiglia piena di debiti mostra non rinunciando a nessuna spesa e mettendosi in mano agli strozzini. I mercati e l’Europa guarderanno e sapranno quanto possono fidarsi.

Si vendono la “moglie”, e cioè quel minimo di patto sociale che ci può essere in un paese. Sarebbe la quarta, quinta, sesta volta che chi evade le tasse se la cava con robusto sconto su quanto doveva pagare, con impunità comprata per il passato e licenza per il futuro a continuare. E il resto d’Italia a guardare con rabbia e legittimo astio. Si vendono la “moglie” e la prendono anche in giro raccontando che è l’ultima volta, che poi ci sarà niente meno che “pena severa” per gli evasori.

E si vendono la “figlia”, cioè il futuro del bilancio di Stato e del paese. Per paura, panico di perdere le elezioni rinunciano, anzi fuggono dalla possibilità do correggere il legno storto della spesa pubblica e l’albero velenoso del fisco ingiusto. Ma a loro interessa solo e soltanto il prossimo turno elettorale. In prima fila i sindaci e i parlamentari del Pdl e della destra, ma c’è pure qualcuno che di destra e del Pdl non è che nell’Anci tifa in silenzio per gli arditi del condono.