Merkel ferita: “Migranti in Germania come nel 2015? Escluso!”

di Lucio Fero
Pubblicato il 19 Settembre 2016 - 14:35 OLTRE 6 MESI FA
Merkel ferita: "Migranti in Germania come nel 2015? Escluso!"

Merkel ferita: “Migranti in Germania come nel 2015? Escluso!” (foto Ansa)

ROMA – Angela Merkel ci ha messo neanche mezza giornata a rendere pubblico che d’ora in poi la Germania cambia politica sui migranti. Neanche mezza giornata dalla batosta elettorale di Berlino il tempo sufficiente alla Merkel per dichiarare: “Escludo che migranti possano ancora entrare in Germania come nel 2015”.

“Afflusso eccezionale” viene definito dal governo tedesco quello appunto del 2015, quello del milione circa di profughi accolti, quello del “ce la faremo” della Merkel, quello dei cittadini tedeschi che accoglievano alle stazioni ferroviarie con fiori e regali chi entrava nel paese. Da allora la Germania è cambiata e di molto: quasi un elettore su cinque vota per, se possibile, cacciare  già accolti e ormai la maggioranza dell’elettorato è per un basta migranti da far entrare in Germania. La Merkel prende atto e si adegua.

Non annuncia e non potrebbe, tanto meno ci pensa, una chiusura delle frontiere alla ungherese, alla Orban (tra due settimane l’Ungheria terrà un referendum farsa, sulla scheda c’è scritto più o meno: volete che siano gli altri Stati a decidere su chi entra in Ungheria o volete essere voi ungheresi a scegliere? Messa così, è vera suspence sulla risposta). Non comunica la Merkel la prossima costruzione di muri (in Germania muro proprio non si può) che servono soprattutto a immaginarli invalicabili. Non proclama espulsioni o divieti. Però semplicemente, drasticamente dice basta.

Dice la Merkel, sopratutto dicono i risultati elettorali che di migranti la Germania ha fatto il pieno. Non esiste un numero in quanto tale oltre il quale una società e un sistema politico sociale facciano per così dire il pieno. La capienza è sì legata al numero assoluto ma anche, se non di più, alle condizioni economiche, alla dimensione culturale, alla realtà effettuale come a quella percepita. E oggi in Germania la capienza è esaurita: il sistema politico/sociale/culturale/economico/culturale dice a più voci basta migranti.

Non lo fanno in Germania in maniera crudelmente risibile come illustrato dal nostro Matteo Salvini che a Pontida ha indetto il premio: libera un albergo per provincia dai migranti. Sono più seri e meno feroci, comunicano all’Europa e al resto del mondo e ai migranti futuri soprattutto che in Germania si entrerà meno facilmente e si sarà espulsi con più facilità. Il basta migranti della Merkel farà presto reazione a catena in tutta Europa.

Già la Germania aveva stretto l norme sui ricongiungimenti familiari ad esempio, ed altre piccole restrizioni erano partite, ora è il senso di marcia che cambia: Germania frena, si ferma sui migranti. Nelle stesso ore Susanna Camusso leader Cgil in Italia diceva: “Sono le diseguaglianze sociali a creare populismi, non i migranti”. La Merkel la vede in maniera opposta. La storia, purtroppo, potrebbe dare ragione ad entrambe, in fondo lo ha già fatto e non una volta sola.